L’intelligenza artificiale può sostituire gli allenatori? Nel baseball è successo, con gli Oakland Ballers (Rmc Sport)

Contro i Great Falls Voyagers, l'IA ha gestito l'incontro sulla base di anni di dati e analisi. Benech, membro della società SportTech: «L'IA, rispetto al cervello umano, può sovrapporre dati infinitamente».

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OAKLAND, CALIFORNIA - SEPTEMBER 26: Fans do the wave during the fourth inning as the Oakland Athletics play the Texas Rangers at the Oakland Coliseum on September 26, 2024 in Oakland, California. Eakin Howard/Getty Images/AFP Eakin Howard / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Negli Stati Uniti, una partita di baseball è stata vinta grazie all’intelligenza artificiale, che ha preso le decisioni al posto dell’allenatore. E’ possibile, dunque, che l’IA veda e pensi alle circostanze andando oltre il cervello umano?

Un allenatore di baseball si è affidato all’intelligenza artificiale

Rmc Sport scrive:

Gli Oakland Ballers, una franchigia di baseball americana, hanno affrontato i Great Falls Voyagers. L’IA ha gestito completamente l’incontro sulla base di anni di dati e analisi delle partite. Tattiche, nuove strategie, cambi dei giocatori…  era stata programmata per guidare la squadra e ha preso tutto nelle proprie mani. Erwan Benech, membro della società SportTech che fornisce l’intelligenza artificiale a club e federazioni, ha dichiarato: «Penso che sia principalmente una trovata di marketing. Ma l’IA può portare un vantaggio perché il cervello umano è ben definito; quando vogliamo optare per diverse variabili che possono costituire la vittoria di una squadra, possiamo non vedere certe cose. L’IA, da parte sua, può sovrapporre infinitamente più dati per produrre qualcosa che il cervello umano non sarebbe in grado di trovare. È un ottimo strumento se l’allenatore sa come usarlo». Nel ciclismo, Groupama-Fdj usa una piattaforma con tutti i dati dei piloti: «L’intelligenza artificiale sarà in grado di aiutare per le informazioni che gli esseri umani non cercano. Quello che mi interessa, ad esempio, è sapere come reagiscono i miei corridori in base alle condizioni climatiche». 

Ma l’intelligenza artificiale porta anche incertezze:

Il club di Oakland ha affrontato l’incertezza quando ha lasciato che l’IA gestisse il suo incontro. Solo una volta, l’allenatore Aaron Miles è intervenuto, per sostituire il suo ricevitore di partenza, che era malato. Il tecnico di rugby del Montpellier, Philippe Saint-André, ha commentato: «Ho provato a chiedere a Chat Gpt: “Ho appena perso una partita, dammi il mio discorso per la prossima partita”, e c’era molta coerenza, mi aveva dato una scaletta che avevo già programmato, è stato abbastanza sorprendente. Ma durante la partita ho i miei analisti, vedo le immagini. Se qualcuno è in difficoltà, lo capisco anche da solo».

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