L’elogio del CorSport a Juan Jesus: “Leader dello spogliatoio: quando è mancato Buongiorno, non lo ha fatto rimpiangere”
Arrivò da svincolato per completare la difesa; dopo tre anni è riuscito a collezionare 102 presenze col Napoli. “Conosce solo una strada: quella del lavoro”.

As Napoli 05/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Juan Jesus
Oltre a Leonardo Spinazzola, anche Juan Jesus è rinato con la cura Napoli e quella del tecnico Antonio Conte. Oggi viene considerato uno degli uomini in più dell’allenatore, avendo dovuto sostituire Alessandro Buongiorno in più di un’occasione per gli infortuni dell’ex Toro.
Juan Jesus è diventato un leader del Napoli, l’uomo in più di Conte
Scrive Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport:
Le parole hanno un peso e Antonio Conte, dopo Napoli-Sporting Lisbona, intervenendo in conferenza stampa, non disse a caso «è immortale, è intramontabile, teniamocelo stretto» parlando di Juan Jesus. Un ex svincolato, come Spinazzola, che a Napoli ha scoperto vita nuova, ha vissuto una seconda giovinezza, ha vinto due scudetti ed è diventato, insospettabilmente, leader sorridente voluto bene da tutti, personaggio mai banale in ciò che dice e in ciò che fa. Esempio virtuoso del professionista che conosce solo una strada: quella del lavoro. E la persegue e la attraversa ogni giorno per arrivare, all’età di 34 anni, a essere un titolarissimo aggiunto, l’uomo in più di Conte.
Juan Jesus era arrivato a Napoli nel 2021 dopo la fine della sua avventura alla Roma da svincolato. Fu scelto per completare la difesa. Un tassello in più. Invece in quattro anni ha raccolto 102 presenze, le stesse in giallorosso, diventando molto più di un’alternativa. Con il tempo il suo rendimento è cresciuto e con l’arrivo di Conte, è diventato ancora più incisivo trovandosi a proprio agio in un nuovo contesto, non solo tattico. Quando è mancato Buongiorno, JJ non lo ha mai fatto rimpiangere e lo stesso è accaduto in queste ultime partite. E in futuro, con il rientro di Buongiorno, cambierà poco. Il brasiliano ci sarà sempre. Anche solo con un intervento in campo o nello spogliatoio, dove è leader riconosciuto.
Il difensore del Napoli: «Oggi nel calcio sono tutti allenatori»
«Ci alleniamo tutti insieme, il modo di giocare non cambia. Ognuno è sempre pronto a entrare. Non penso siano una cosa importante i cambi. So che c’è un po’ di polemica intorno ma la squadra è sempre pronta a ripartire, questa modalità di Champions è importante e dobbiamo dare un segnale».
«Nel calcio diventano tutti allenatori e calciatori. Se sono critiche costruttive mi va bene, ma non credo sia questione di modulo. Il livello si è alzato; il Pisa ha giocato. Bisogna affrontare squadre che attaccano e che difendono. Spero che non sia una questione di modulo ma di mentalità, di aver paura di subire gol».