Caso Osimhen, la differenza tra la Juventus e il Napoli, oltre che nei numeri, è nelle prove (Libero)
Quelle raccolte contro il club partenopeo non sono state ritenute sufficienti a livello sportivo, mentre contro la Vecchia Signora c’erano carte e intercettazioni palesi, di evidente natura confessoria, che non lasciavano alcun dubbio alla Procura federale.

Db Torino 19/10/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli
L’affare Osimhen continu a far discutere. Dopo le rivelazioni di ieri di Repubblica che ha pubblicato le carte della Guardia di Finanza con le intercettazioni di uomini chiave del Napoli, come Giuntoli e Pompilio, nella trattativa che ha portato il passaggio dell’attaccante nigeriano in azzurro, ha sollevato indignazione il fatto che la Procura Federale abbia archiviato il caso.
Libero lo definisce “un affare quantomeno opaco”, che ha portato al trasferimento di Osimhen al Napoli in cambio di 50 milioni contanti più 20 in calciatori (il portiere Karnezis e tre giovani della Primavera).
“Nonostante le intercettazioni e le mail facciano intendere che i club coinvolti erano a conoscenza dei rischi legati all’operazione, la Procura federale non le ha ritenute prove sufficienti per un secondo processo. Inoltre la giustizia sportiva ha chiarito che il valore attribuito a un giocatore è relativo, quindi per dimostrare il dolo sono necessarie prove certe dell’intenzionalità di gonfiare il bilancio”.
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Anche Libero a questo punto solleva i dubbi dei tifosi della Juventus: «perché noi siamo stati puniti e loro no?».
“Innanzitutto va ricordato che sia la Juve che il Napoli erano stati assolti in primo e secondo grado dalla giustizia sportiva per il caso plusvalenze. Poi però l’inchiesta Prisma di Torino aveva prodotto prove ritenute “schiaccianti” contro la Juventus, inducendo la Procura federale ad aprire un nuovo processo. Il club bianconero fu riconosciuto colpevole di aver elevato a sistema la pratica delle plusvalenze fittizie, con 35 tesseramenti nel biennio 2019-2021 che avevano garantito oltre 60 milioni di introiti a bilancio. Quindi la differenza tra la Juventus e il Napoli, oltre che nei numeri, è nelle prove: quelle raccolte contro il club partenopeo non sono state ritenute sufficienti a livello sportivo, mentre contro la Vecchia Signora c’erano carte e intercettazioni palesi, di evidente natura confessoria, che non lasciavano alcun dubbio alla Procura federale”.