Il Napoli ha incassato nove gol in otto partite, la difesa migliore d’Europa si è sgretolata (Corsera)
Il Napoli si è trasformato, ora è una squadra che segna tanto e subisce decisamente di più rispetto allo scorso anno. L'obiettivo resta sempre lo scudetto

Napoli's Italian head coach Antonio Conte looks on during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Genoa CFC, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on October 5, 2025. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)
Il Napoli ha incassato nove gol in otto partite, la difesa migliore d’Europa si è sgretolata (Corsera)
Napoli primo in classifica e naturalmente in lotta per lo scudetto. Napoli diverso allo scorso anno. La forza del primo Napoli di Conte era la fase difensiva, la capacità di incassare pochissime reti. Ora, la squadra è cambiata. L’impenetrabilità è un lontano ricordo. Ha subito gol in entrambe le partite di Champions (contro City e Sporting) e in campionato è rimasto imbattuto solo nelle prime due contro Sassuolo e Cagliari.
Ne scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.
Primo in classifica, con numeri — attacco e difesa — che rispetto alla stagione dello scudetto sono uguali e contrari. Il Napoli ha incassato più gol (9) delle partite che ha giocato (8) fra campionato e Champions: la difesa migliore d’Europa, fiore all’occhiello del metodo Conte, si è sgretolata sotto l’effetto della mini-rivoluzione attuata in estate. Sei gare, le ultime, hanno tolto il sonno all’allenatore, per gli errori in fase difensiva. Ma il tema è talmente caro ad Antonio che — ne è certo — è un problema migliorabile.
Il secondo anno, dunque, va avanti in maniera parallela ma antitetica rispetto al primo, nel segno di un percorso che lo stesso Conte definisce «molto complesso». Una strada più impervia per il doppio impegno (l’altra novità di stagione) verso la costruzione di un qualcosa — lo scudetto è l’obiettivo principale, nonostante la pronuncia a denti stretti — che per ora poggia le basi (spettacolari ma più fragili) sulla produzione offensiva. I numeri e la loro logica: i gol fatti sono 14, tanti per una squadra nata sotto l’egida del «corto muso». Il Napoli si è trasformato, e che piaccia di più o di meno, è una squadra diversa rispetto alla prima che Conte ha avuto fra le mani.
Hojlund potrebbe restare a Napoli anche senza la qualificazione in Champions (Romano)
Rasmus Hojlund sta convincendo il Napoli, ha segnato 4 gol in 6 presenze finora, di cui una doppietta in Champions League contro lo Sporting Lisbona. Gli azzurri hanno concordato con il Manchester United un prestito con obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions, ma l’idea è quella di acquistare il danese a prescindere.
L’esperto di calciomercato Fabrizio Romano ha dichiarato sul suo canale YouTube:
«Il Napoli ha le idee chiare su Hojlund: oltre all’obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions per 44 milioni, che scatti o meno, il Napoli vuole tenere il giocatore. Vede l’attaccante come parte del progetto a lungo termine. Sì, è un prestito con riscatto che può diventare obbligatorio, ma tutte le parti coinvolte in questa trattativa lo vedono come un futuro trasferimento a Napoli a titolo definitivo. Gli azzurri sono contenti di Hojlund e lui è felice a Napoli e l’idea è di continuare insieme. In questo modo, lo United può già considerare i 6 milioni avuti dal suo prestito, più i 44 milioni per il futuro acquisto del Napoli».