Yamal si fa male un’altra volta, continua lo scontro tra Barcellona e Spagna

Il Barça comunica che resterà fermo tra le due e le tre settimane. De La Fuente polemizza con Flick: «È stato anche lui ct, pensavo che fosse più empatico»

Spagna Yamal calendario

Spain's forward #19 Lamine Yamal celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Euro 2024 semi-final football match between Spain and France at the Munich Football Arena in Munich on July 9, 2024. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP)

Barcellona e Nazionale spagnola ai ferri corti. E dove è la novità. E nonostante un comunicato della formazione blaugrana che stempera le polemiche per la convocazione di Lamine Yamal, Flick e De La Fuente non se le mandano a dire. Ne scrive As

Lamine Yamal convocato

Il commissario tecnico della Spagna, Luis de la Fuente, ha convocato questa mattina il giocatore del Barcellona per le partite dell’11 ottobre contro la Georgia a Elche (Stadio Martínez Valero, ore 20:45) e del 14 ottobre contro la Bulgaria a Valladolid (Stadio José Zorrilla, ore 20:45), valide per le qualificazioni al Mondiale 2026. Tuttavia, nel pomeriggio, il Barcellona ha comunicato ufficialmente che l’attaccante ha avuto una ricaduta ai problemi al pube e resterà fermo tra le due e le tre settimane, motivo per cui non potrà nemmeno rispondere alla convocazione della Nazionale. Nonostante alcuni tentativi di mediazione telefonica – prima tra i direttori sportivi di Barcellona e Federazione, Deco e Karanka; poi tra lo stesso Lamine Yamal e De la Fuente – per far riposare il giocatore, il ct ha comunque inserito Lamine nella lista, prima ancora che arrivasse il comunicato medico del Barça.

Le accuse di Flick

«È un peccato, perché è partito per la Nazionale già con dei problemi. Non si è mai allenato con il gruppo e ha giocato assumendo antidolorifici. La Spagna ha segnato più di tre gol a partita, ma lui è stato in campo 73 e 79 minuti nei due incontri. Dopo la partita con la Bulgaria non si è più allenato. Questo significa non prendersi cura dei giocatori», ha criticato l’allenatore del Barça Hansi Flick.

La risposta di De La Fuente

«Qui il rischio è pari a zero. Chi viene in Nazionale deve essere sano e in condizioni di giocare. E quando un calciatore torna a casa è perché abbiamo valutato che restare avrebbe comportato dei rischi». «Non c’è nessun conflitto con Flick. Mi hanno solo sorpreso le sue parole, visto che è stato anche lui un commissario tecnico e pensavo potesse avere più empatia. Sa come lavoriamo noi. Detto questo, ognuno dice ciò che crede di dover dire». Il clima di tensione tra Barcellona e Federazione ha richiesto anche il dialogo diretto tra Deco e Karanka. Ma De la Fuente ha voluto riportare l’attenzione sugli obiettivi sportivi: «Abbiamo due partite molto importanti, ci stiamo giocando la qualificazione al Mondiale. Sembra che tutto passi in secondo piano e si parli solo di Flick, ma qui la priorità è il Mondiale. Il resto non conta. Ognuno ha detto quello che doveva dire e basta». Parole pronunciate poco prima che arrivasse la conferma della nuova ricaduta di Lamine Yamal.

Il talento di Rocafonda aveva giocato tutti i 90 minuti contro la squadra di Luis Enrique, dopo essere rientrato in Liga contro la Real Sociedad – partita in cui aveva avuto qualche minuto – dopo aver saltato quattro gare a causa dell’infortunio al pube rimediato nell’ultimo stop per le nazionali. Ora sarà costretto a saltare, almeno, le partite di campionato contro Siviglia e Girona, oltre alla sfida di Champions League contro l’Olympiacos. Resta in dubbio la sua presenza per il Clásico del 26 ottobre, anche se nel club prevale cauto ottimismo.

Il Barcellona smorza su Lamine Yamal

Lamine è considerato uno dei migliori talenti del mondo e un punto fermo della Roja. La società catalana vuole chiudere ogni polemica con la Federazione dopo le tensioni sorte nell’ultimo raduno, quando il numero 10 fu sottoposto a infiltrazioni di Voltaren, giocò quasi 80 minuti in entrambe le partite e tornò infortunato, saltando quattro gare, tra cui il debutto europeo contro il Newcastle. Il club blaugrana non intende alimentare ulteriori controversie né con i responsabili della Nazionale né con De la Fuente, che oggi ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalle dichiarazioni critiche di Hansi Flick – il quale aveva accusato la Spagna di non proteggere adeguatamente i giocatori – ricordando che anche il tecnico tedesco aveva allenato una selezione nazionale. In passato Deco aveva già avuto un confronto diretto con Karanka: entrambi avevano concordato di migliorare la comunicazione e i protocolli tra club e Nazionale. È su questa linea che Barcellona e Federazione intendono proseguire.

 

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