Cannavaro al Mondiale 2026 con l’Uzbekistan, chissà che non sia la vetrina per rimettersi in mostra (Il Giornale)
Schira: ha aspettato fino all'ultimo una chiamata da un club italiano, che però non è arrivata. Al Mondiale potrebbe ritrovare Gattuso, che passerà quasi sicuramente dai playoff.

Ci Napoli 07/09/2022 - Champions League / Napoli-Liverpool / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Fabio Cannavaro
Manca solo l’annuncio ufficiale di Fabio Cannavaro come nuovo ct dell’Uzbekistan, che è già qualificata al Mondiale 2026. Lì l’ex capitano della Nazionale italiana potrebbe ritrovare il suo vecchio compagno di squadra, Rino Gattuso, che però, con ogni probabilità, dovrà passare dai playoff con gli Azzurri.
Cannavaro è il nuovo ct dell’Uzbekistan
Scrive Nicolò Schira su Il Giornale:
Il destino di due dei Campioni del Mondo 2006 più amati rischia di essere diametralmente opposto. Da un lato c’è Fabio Cannavaro per il quale è già pronto l’accesso al Mondiale 2026, dall’altro Rino Gattuso che il pass per la Coppa del Mondo – salvo clamorosi colpi di scena – dovrà conquistarselo e sudarselo ai playoff, visto che ormai la Norvegia sembra a un passo dal chiudere al primo posto il girone di qualificazione. Destini alla rovescia, verrebbe da dire. Il capitano del trionfo in Germania quasi vent’anni fa è a un passo dall’approdare sulla panchina dell’Uzbekistan, ovvero una delle nazionale già qualificate per la kermesse mondiale della prossima estate. Un corteggiamento fortissimo quella della federazione uzbeka che ha sedotto Cannavaro, pronto a tornare in pista dopo aver detto no nei giorni scorsi alla Cina, sperando in una chiamata di un club italiano non materializzatasi. L’occasione giusta per vivere da protagonista la competizione più importante in assoluto. E chissà che non possa essere la vetrina per rimettersi in mostra.
L’ex Pallone d’oro: «Il mio calcio è rock and roll»
Nessuno l’ha cercata in Italia dopo l’esperienza all’Udinese?
«Qualcuno ha detto che ho poca esperienza. Amo l’Italia, la Serie A è il torneo più difficile dopo la Premier e un giorno tornerò. Ma vedo che anche i miei ex compagni di squadra hanno difficoltà».
Qual è il suo calcio?
«Un calcio dove non conta il possesso palla, ma l’intensità. Quello di cui parla Klopp, rock and roll, verticale, avanti e indietro».