Kairat-Real Madrid, il Times si è chiesto un club vicino alla Cina gioca in Champions League?
Quella col Real Madrid è stata la partita più importante della storia kazaka e il calcio europeo porta soldi

Real Madrid's French forward #09 Kylian Mbappe kicks the ball during the Spanish league football match between Real Madrid CF and Getafe CF at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on December 1, 2024. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP)
Kairat Almaty: Perché un club vicino alla Cina gioca in Champions League? Se lo chiede il Times che ha inviato Owen Slot a scoprire questa realtà così lontana dal calcio europeo ma così integrata in calendari è partite. Ecco il suo racconto:
Uber non c’è e si paga in contanti
“La partita di stasera è la prima che il Kairat Almaty ospita nella fase a gironi di Champions League, ma il negozio di articoli sportivi vende maglie di Liverpool, Arsenal, Manchester United, persino del Real Madrid, che è l’avversario di oggi. Una sciarpa del Kairat? Introvabile. L’unico segnale chiaro di trovarsi in un terreno davvero straniero arriva da Xabi Alonso, l’allenatore del Real, che si è lamentato dell’erba dello Stadio Centrale: troppo alta. Questione di millimetri, ma è rassicurante, alla fine: una polemica calcistica montata dal nulla”.
Il Real ha viaggiato 13 ore per arrivare a Kairat
“Il punto del “perché siamo qui?” è piuttosto: che ci fa il Kairat in una competizione europea? Sono al confine con la Cina, più vicini al Nepal che alla Turchia. Se fossero rimasti a giocare in Asia, tutti avrebbero evitato migliaia di miglia aeree e nessuno si sarebbe messo a puntare il dito contro la loro erba troppo lunga o i loro mediocri centrocampisti polacchi. Parte della risposta è la geografia: Uzbekistan, Kirghizistan e Turkmenistan stanno molto più a ovest di Almaty, ma giocano in Asia. Il Kazakistan, però, è così vasto che ha un piede nella sponda europea del fiume Ural, e quindi può scegliere in quale continente giocare”.
Il Lamine Yamal kazako ha 17 anni e giocherà nel Chelsea
“Non capivo perché scegliere l’Europa, almeno finché non sono arrivato allo Stadio Centrale e la signora alla biglietteria ha detto sottovoce, quasi a non voler rompere l’incanto: «Questa è la partita più importante della storia del nostro Paese». La prima cosa che si nota è che non ci sono solo i colori gialloneri del Kairat, ma anche una marea di bandiere blu e gialle del Kazakistan; è come andare a vedere il Watford avvolti in una bandiera di San Giorgio. È un evento nazionale. Poi c’è quel coro dei White Stripes — sì, i White Stripes sono arrivati ad Almaty prima di Uber — ma non è «Oh Kevin De Bruyne» o «Oh Maro Itoje», il giocatore celebrato è l’attaccante Dastan Satpayev, un diciassettenne ancora a scuola”.
Alla partita si tifa Kairat con le maglie del Real Madrid
“Nessuno è venuto per il Kairat, tutti per il Real. Dentro lo stadio, però, il coro «Kairat! Kairat!» è incessante. Gli infortuni costringono i padroni di casa a schierare il terzo portiere, Sherkhan Kalmurza, diciottenne locale — e il momento Davide contro Golia arriva quando vola sulla destra per deviare un tiro a giro di Mbappé. Lo stadio esplode. Il boato non cala nemmeno quando lo stesso Kalmurza sbaglia e concede un rigore, che Mbappé realizza, né quando all’inizio del secondo tempo lo supera con un pallonetto”.
Il calcio europeo porta soldi
Alla fine il motivo appare chiaro
“Quello che è chiaro, però, è il motivo per cui il Kazakistan gioca in Europa. Perché è questo che porta il calcio europeo. Soprattutto soldi — la Uefa è la federazione più ricca. E se, come il Kairat, arrivi ai gironi di Champions, significa un incasso di circa 25 milioni di euro.
Ma è anche molto di più. Sono giornate come questa. Stadi pieni che di solito sono mezzi vuoti. È portare i giganti del calcio mondiale in città. È un legame con uno dei marchi occidentali più desiderati di tutti”.