L’Italia della pallavolo e la rivoluzione del 2021: via Blengini (ora avversario in finale) e subito due ori con De Giorgi

"Uno agli Europei e uno ai Mondiali. De Giorgi ha attuato un ricambio generazionale. Ora Blengini vuole replicare con la Bulgaria quello che l'Italia ha fatto negli ultimi 4 anni"

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Poland's Kamil Semeniuk (R) taps the ball against Italy's Simone Giannelli (2R) and Giovannimaria Gargiulo (C) during the 2025 Men's Volleyball World Championship semi-final match at the Mall of Asia Arena in Pasay City, Metro Manila on September 27, 2025. (Photo by Ted ALJIBE / AFP)

Lo straordinario successo dell’Italia della pallavolo maschile, ora in finale ai Mondiali di volley, ci ricorda quanto questo sport sia nel nostro dna. Non è un caso che anche la pallavolo femminile si sia così ben distinta (sempre, non solo negli ultimi anni). Ieri la vittoria sulla Polonia, squadra fortissima, è sembrata devastante. L’Italia di base non ha mai sofferto. Ora c’è l’ammazzagrandi – come si direbbe nel calcio – Bulgaria con lo strepitoso Nikolov della Lube figlio di Vladimir Nikolov, che ora ritrova la sua nazione d’adozione.

L’Italia della pallavolo contro la Bulgaria di Nikolov e Blengini (Repubblica)

“Tra l’Italia e il quinto titolo mondiale resta solo la Bulgaria: un incrocio del destino, col fenomeno della Lube Aleksandar Nikolov e il ct azzurro fino alle Olimpiadi di Tokyo, Gianlorenzo Blengini. I fedelissimi di Fefé De Giorgi sono arrivati alla finale in un torneo in cui piovevano ogni giorno notizie sulle eliminazioni delle più grandi squadre: alla fine hanno provveduto anche loro a farne fuori una, la favorita Polonia. […] l’Italia ha sofferto poco, il giusto, il minimo contro la squadra numero 1 del mondo.

[…] L’Italia ha vinto il Mondiale tre anni fa a Katowice, ma ora per riconfermarsi ha una panchina ancora più solida e rodata. «Questo deve essere il nostro spirito» sottolinea De Giorgi. «In questo gruppo ognuno mette il suo in campo facendo la differenza. Ora prepariamoci a una partita da giocare fino alla fine, contro una squadra talentuosa». La Bulgaria non andava in finale da 55 anni, e allora fu sconfitta dalla Germania Est. Agli ultimi Mondiali è uscita al primo turno, agli Europei negli ottavi, alle Olimpiadi non si è qualificata. […] È un gruppo che prende forza dalle valanghe di punti di Nikolov. Figlio di Vladimir che vinse lo scudetto a Trento e Cuneo, cresciuto in Turchia quando il padre ci giocava, protagonista per due anni alla Long Beach State University. Prima di arrivare in Italia, imparando perfettamente la lingua, e alla finale più incredibile: proprio con l’Italia”.

Ne parla anche Il Corriere della Sera, che analizza i cambiamenti rispetto al 2021:

“Quella dell’estate 2021 fu una rivoluzione. Via Chicco Blengini, dentro Fefè De Giorgi al timone della Nazionale maschile. Immediato il ricambio generazionale dopo la delusione olimpica di Tokyo e subito un oro Europeo e uno Mondiale. Passato e presente azzurro si ritrovano oggi nelle Filippine, a tre giorni dal cinquantesimo anniversario di «Thrilla in Manila» tra Ali e Frazier.

De Giorgi per conquistare il quinto Mondiale su cinque con l’Italia (ha vinto anche i tre del 1990, 94 e 98 da giocatore, oltre a quello del 2022 da c.t.) e Blengini per replicare con la Bulgaria quello che De Giorgi ha fatto con l’italia nel 2021: rifondare una Nazionale di grande talento e portarla sul tetto del mondo. L’Italia che oggi proverà a difendere il titolo mondiale, però, è profondamente diversa da quella che lo conquistò”.

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