Mondiali di volley, gli azzurri sono in finale: 3-0 alla Polonia. Intanto studiano il giapponese
In finale contro la Bulgaria. Fuori dal campo, gli azzurri passano il tempo tra libri, serie tv e corsi di giapponese, come riporta la Gazzetta

Italys Alessandro Michieletto spikes the ball during the 2025 Men's Volleyball World Championship quarter-final match between Belgium and Italy at the Mall of Asia Arena in Pasay City, Metro Manila, on September 24, 2025. (Photo by Jam STA ROSA / AFP)
L’Italia vola in finale: con un netto 3-0 la nazionale maschile ha eliminato la Polonia dai Mondiali di volley, confermando il suo status da grande favorita. Una prestazione brillante che non lascia scampo agli avversari e manda gli azzurri a giocarsi il titolo contro la Bulgaria, domani alle 12.30. Ma dietro le quinte, come riporta la Gazzetta dello Sport, si nascondono curiosità e momenti “off” che aiutano a cementare lo spogliatoio, tra libri e corsi di giapponese.
L’Italia in finale ai Mondiali di volley
Secondo l’inviato della Gazzetta, Mario Salvini, si tratta di una vittoria memorabile: «Monumentale Romanò, continuo, implacabile nonostante il muro che lo marcava. Eccezionale Michieletto, in battuta e in attacco. Lucido e perfetto Giannelli. Stoico Bottolo. Eccellente ingreso per Porro. Strepitoso, decisivo, da benedire Francesco Sani, che ha ribaltato e deciso secondo e terzo set con due soli turni in battuta. De Giorgi lo ha voluto. De Giorgi è per la quinta volta in vita sua in una finale del Mondiale».
Gli azzurri fuori dal campo
Durante i momenti fuori dal campo, c’è chi studia il giapponese, come ha confidato Bottolo alla Gazzetta: «Perché mi affascina, mi piace quella cultura. E perché magari mi potrà tornare utile. Sono sicuro che più avanti nella carriera andrò all’estero, perché è un’esperienza che voglio fare. E quindi data la mia passione mi piacerebbe andare in Giappone. Anche perché credo che con il terzo straniero che verrà introdotto diventerà un campionato fantastico». Invece Michieletto rivela: «Rispetto alle altre trasferte per me c’è una grande differenza: non mi sono portato la Playstation. Perché mi sono reso conto che ci perdevo tanto tempo, giocando a Fifa, soprattutto. E in effetti… mi sto annoiando, tanto. Così mi sono messo a rivedere le mie serie preferite: Prison Break e Breaking Bad. E poi mi sono portato un paio di libri: amo molto e biografie degli sportivi, qui ho quella di Javier Zanetti e “Volevo essere Robin”, di Pippo Ricci».