José Mourinho è la promessa elettorale di Rui Costa per vincere le elezioni. Per So Foot è un traditore seriale
Era il vice del Barcellona e ha allenato il Madrid. Dallo Sporting al Porto. Dal Fenerbahce lo accusano di aver programmato tutto. Non è che poi finirà al Galatasaray?

Db Genova 28/09/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho
José Mourinho è la promessa elettorale di Rui Costa per vincere le elezioni. Per So Foot è un traditore seriale
«Quando lascerò il Fenerbahçe, non voglio prendere in mano una squadra che compete in Europa. Ma se un club di Premier League in lotta per la salvezza ha bisogno di un allenatore, posso essere l’uomo giusto per lui». José Mourinho pronunciò queste parole con un sorriso malizioso quasi un anno fa, rispondendo a una domanda sul suo futuro. Seduto sulla sua poltrona di pelle a Istanbul, sembrava tranquillo, sicuro del suo ruolo al Fenerbahçe. Ma, senza saperlo, stava anticipando un destino che si sarebbe materializzato meno di dodici mesi dopo: l’esonero. SoFoot ha ripercorso tutta la carriera del “traditore” come lo ha definito, fino all’ultima panchina, quella del Barcellona
Il Benfica
A pesare sulla sua uscita furono litigi interni e un’eliminazione dai playoff di Champions League contro il Benfica, il club portoghese che, a sua volta, decise di sollevare dall’incarico il suo allenatore, Bruno Lage, dopo la sconfitta all’esordio contro il Qarabag (2-3). Da qui, un effetto domino inarrestabile: José Mourinho è prossimo a diventare il nuovo tecnico del Benfica, un colpo di scena avvenuto nel giro di poche settimane. Questo ritorno sul suolo lusitano ci ricorda una verità fondamentale: Mourinho è un mercenario del calcio, e forse è proprio per questo che lo amiamo.
Quindici esperienze, altrettanti tradimenti
La carriera del portoghese è un mosaico di successi e cambi repentini: vice allenatore al Barcellona, allenatore leggendario del Real Madrid, esperienze allo Sporting, al Porto e, nel 2000, al Benfica, suo primo incarico da tecnico. Da lì, il salto al Chelsea come “Special One”, poi Manchester United, Tottenham, Inter e Roma. Quindici esperienze europee, e quasi altrettanti tradimenti. Alcuni vedranno in tutto ciò una mancanza di romanticismo; altri, più realistici, riconosceranno semplicemente un maestro del calcio moderno, che fa del risultato la sua religione più che del sentimentalismo. E soprattutto, Mourinho conosce bene il Benfica. Nell’autunno del 2000 vi iniziò la sua carriera da allenatore, anche come pompiere d’emergenza con Carlos Mozer come assistente. Ma rimase solo nove partite: il neoeletto presidente Manuel Vilarinho aveva promesso ai tifosi il ritorno in panchina di Toni, ex stella del club. Secondo la leggenda, quell’episodio segnò la fine di qualsiasi romanticismo calcistico in Mourinho. Venticinque anni dopo, eccolo nuovamente al centro delle discussioni al Benfica, nel mezzo di elezioni presidenziali cruciali.
Rui Costa punta su Mourinho per la sua campagna elettorale
Prosegue So Foot:
Il 25 ottobre i tifosi del Benfica dovranno scegliere il loro nuovo presidente. Rui Costa, preoccupato dai deludenti risultati degli ultimi due anni (solo una Coppa di Lega e una Supercoppa portoghese vinte), ha deciso di puntare su Mourinho, uno strumento di campagna elettorale tanto affascinante quanto rischioso. E se lo Special One dovesse fallire? E se Rui Costa non vincesse le elezioni? Per Mourinho, poco importa: ha già dimostrato più volte di essere un passo avanti a tutti. Lo ha fatto anche recentemente, respingendo le dichiarazioni del suo ex presidente al Fenerbahçe, Ali Koç, accusato di aver orchestrato il suo possibile arrivo al Benfica: «Mourinho è così brillante da prevedere la sconfitta del Benfica contro il Qarabag. Ha calcolato persino che Lage sarebbe stato esonerato». Con Mário Branco, ex difensore del Fenerbahçe ora al Benfica, il piano sembrava chiaro… In effetti, José Mourinho sembra sempre un passo avanti. E, sebbene i tifosi del Benfica lo stiano già discutendo, il prossimo capitolo della sua carriera potrebbe sorprendere ancora: la sua destinazione potrebbe addirittura essere il Galatasaray.