Mitici utenti del “pezzotto” sgamati, attenzione: ora Dazn e Sky possono chiedervi i danni
L'escalation dell'antipirateria a colpi di annunci sempre più violenti. Non bastano nemmeno più le multe

E’ un’escalation. La lotta trionfalistica (e molto virtuale) al “pezzotto” fa un altro scatto in avanti: chi sarà beccato a vedersi le partite usando l’Iptv, oltre alle sanzioni rischia anche che Sky e Dazn gli chiedano i danni.
Su iniziativa di Dazn a cui ha aderito la Lega Calcio Serie A e Sky Italia grazie al supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma – scrive la Gazzetta dello Sport – “i titolari dei diritti televisivi del calcio in Italia hanno formalmente richiesto all’Autorità giudiziaria competente ed ottenuto i nomi di oltre duemila utenti (in 80 province italiane) abbonati a Iptv illegale già sanzionati dalla Guardia di Finanza negli ultimi mesi per essere in condizione di avviare azioni risarcitorie per i danni arrecati”.
L’autorizzazione della Procura competente, nel caso dei primi “pirati” beccati, “ha consentito la trasmissione dei dati ai titolari dei diritti, che ora dispongono delle informazioni necessarie per poter agire in sede civile e amministrativa”, si legge in una nota di Dazn. Da inizio anno – dicono – sono quasi 2.500 gli utenti pirata sanzionati e oltre 3.000 sono quelli attualmente in fase di identificazione. A cui adesso Dazn e Sky potranno anche chiedere un risarcimento danni.
E’ una lotta senza quartiere a un fenomeno praticamente inarrestabile con la repressione in tutto il mondo (ne hanno parlato anche sul Guardian e sul New York Times). Una battaglia combattuta a colpi di proclami sempre più violenti, a volte un po’ ridicoli. Con un dispendio di risorse (quanto meno mediatiche) incomprensibile. Qual è il prossimo passo? Chi guarda le partite illegalmente sarà sottoposto ad una “cura Ludovico” a base di spot come questo?
Storia dell’anti-pirateria, quasi venti anni fa.