Sinner e Alcaraz un déjà vu di Federer e Nadal? A meno di 25 anni, lasciano briciole ai loro rivali (L’Equipe)
A 24 e 22 anni, si stanno avvicinando ai loro predecessori che dal Roland-Garros 2005 agli Us Open 2007, avevano condiviso undici trofei consecutivi.

Italy's Jannik Sinner (R) winks at Spain's Carlos Alcaraz ahead of their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 13, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP)
Dagli Us Open 2023, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono divisi i Grandi Slam. La loro rivalità è dunque degna di essere paragonata a quella tra Federer e Nadal? Ne scrive L’Equipe.
La rivalità tra Sinner e Alcaraz ora si può paragonare a quella tra Federer e Nadal?
Sul quotidiano sportivo francese si legge:
Sono insaziabili, c’è la possibilità che con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritorni a un déjà vu che non immaginavamo arrivasse così rapidamente, quello dei Big 3 del tennis. Tre anni dopo il ritiro in lacrime di Roger Federer e dieci mesi dopo l’ultimo match di Rafael Nadal, ora rimane solo Novak Djokovic, di cui non è chiaro se sia ancora un vero spaventapasseri o se la sua ricerca di un ulteriore trofeo sia ora una combinazione di circostanze. Dopo aver fallito dalla sua vittoria agli Us Open nel 2023, il 38enne serbo deve fare i conti con l’inevitabilità trascorrere del tempo, tanto quanto l’ambizione totale di due giovani dal talento generazionale, che si stanno prendendo tutta la luce. All’età di 24 e 22 anni, Sinner e Alcaraz stanno tenendo il dominio che si sta già avvicinando a quello dei loro predecessori Federer e Nadal quando, dal Roland-Garros 2005 agli Us Open 2007, lo svizzero e lo spagnolo avevano condiviso undici trofei consecutivi. A New York, il numero 1 e il numero 2 del mondo puntano a otto e una seconda stagione completa senza lasciare nulla, tranne le briciole, ai loro rivali.
Da Melbourne, i due marziani della generazione Z hanno scritto alcune belle pagine del tennis insieme. In cima, la recente finale del Roland Garros, leggendaria e terribilmente crudele per l’italiano, che ha digerito rapidamente i suoi tre match point persi facendo mangiare allo spagnolo l’erba di Londra il mese successivo. Quindi, ovviamente, all’alba di un nuovo Us Open, si potrebbe considerare una terza finale del Grande Slam tra i due. In termini di numero di trofei importanti, siamo sei a quattro per il più giovane del duo. Quest’anno, prima e dopo la sua sospensione di tre mesi per doping, lo squalo altoatesino ha giocato sei tornei, ha raggiunto la finale cinque volte. Sui campi in cemento, ha vinto 41 delle sue ultime 43 partite. Il suo unico tormentatore ha raggiunto sette finali consecutive dalla primavera. La loro ipotetica sfida è prevista tra due settimane.