La strategia vincente del Chelsea americano: compra subito, invece di aspettare il raccolto del settore giovanile (Wsj)

“È un metodo selvaggio, costa un botto ma funziona”, scrive il Wall Street Journal. Comprano e vendono continuamente, non aprono cicli però possono vincere in qualsiasi momento

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Db New Jersey (Stati Uniti) 13/07/2025 - finale FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Enzo Maresca

Il Chelsea nell’anno successivo all’acquisizione del club da parte di Todd Boehly e Clearlake Capital Group (per oltre 5,5 miliardi di dollari), ha speso oltre 1 miliardo di dollari in nuovi giocatori e ha bruciato quattro allenatori. Ha comprato in un anno lo stesso numero di giocatori che il Liverpool ha acquistato negli ultimi dieci anni. E’ quasi a quota 50 acquisti, con una media di 16 nuovi all’anno. Si chiama strategia del turnover continuo: è diventata una porta girevole costante, gente che entra ed esce continuamente. E’ una strategia clamorosamente dispendiosa, ma… funziona. E il Wall Street Journal ha provato a spiegare come.

Secondo il giornale americano questo approccio “si sta ora evolvendo in una propria scuola di pensiero. Invece di affidarsi al vecchio modello di far crescere i talenti nel settore giovanile e di inserire qualche talento affermato altrove, si basa su un costoso ricambio, il che lo rende rischioso e impossibile per la maggior parte dei club rivali”.

“Non è una strategia che crea cicli, quei periodi in cui tutto è pronto per vincere trofei, ma se fatta correttamente, può farti vincere in qualsiasi momento. Al Chelsea, la spesa totale per questo esperimento è salita a oltre 2 miliardi di dollari. Ha recuperato parte di questa cifra attraverso una frenetica vendita di giocatori. Ha anche utilizzato ogni leva finanziaria, inclusa la vendita della squadra femminile del Chelsea alla società madre del club”. E ovviamente ha dovuto pagare una multa della Uefa di 31 milioni di euro per aver bucato i limiti di bilancio”.

“Il club non intende continuare a percorrere questa strada per sempre. Almeno in teoria, c’è stabilità all’orizzonte. In passato, il Chelsea ha utilizzato contratti a lungo termine come meccanismo contabile per ammortizzare ingenti costi di trasferimento in sette o otto anni, nell’interesse di mantenere bassi i costi della squadra. La Uefa ha poi colmato questa lacuna”.

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