Osimhen, il Napoli non accetta ricatti. Ma se rimarrà sullo stomaco, Victor avrà uno stipendio di 13 milioni (Gazzetta)
Le regole le detta il Napoli: basta una pec entro domani e servono 75 milioni. Però in caso contrario, ci sarà un costo (non da poco) anche per il Napoli

Ci Napoli 28/04/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen
Osimhen, il Napoli non accetta ricatti. Ma se rimarrà sullo stomaco, Victor avrà uno stipendio di 13 milioni (Gazzetta)
È il Napoli che detta le regole su Osimhen: prendere o lasciare. Però occhio: se Victor dovesse rimanere sullo stomaco azzurro, costerebbe solo di stipendio netto 13 milioni.
Scrive la Gazzetta con Vincenzo D’Angelo:
Ma il Napoli, come detto, non ha intenzione di cambiare strategia, forte anche di una opzione per allungare di un ulteriore anno il contratto di Osimhen, portandolo a scadenza nel 2027. Un’estrema arma di difesa, che avrebbe però anche un costo: col nuovo accordo, Victor andrebbe a percepire 13 milioni dal Napoli. Insomma, un’arma a doppio taglio che però mette il Napoli al riparo da possibili sorprese. È una questione di soldi e di modalità di pagamento, oltre che di volontà: non serve incontrarsi, basta una pec con un’offerta da 75 milioni di euro. Entro domani, s’intende. Le regole le detta il Napoli, che non accetta più ricatti.
Osimhen sembra Nanni Moretti in ”Ecce Bombo”. Il treno perso restano i soldi del Psg
“Mi si nota di più se non vengo o se vengo e sto in disparte?”. Viene in mente il Nanni Moretti di Ecce Bombo seguendo la telenovela di Victor Osimhen. Dalle indiscrezioni di una sua possibile permanenza e reintegro fino alla nuova voce di un accordo col Galatasaray che starebbe muovendo degli sponsor per una colletta capace di pagare la clausola da 75 milioni.
I fatti ci dicono che l’attaccante nigeriano ha smesso di essere un calciatore del Napoli dopo la gara di Bologna del settembre 2023 con la furiosa reazione a un video: via le foto da Instagram e quel lento divorzio nonostante la firma di un rinnovo che sapeva di bipolarismo.
La sensazione è che Osi andrà via nonostante abbia perso l’appeal delle squadre inglesi e di fronte abbia l’oriente, turco o arabo, come possibile meta capace di garantirgli il lauto ingaggio. Il vero treno per lui e forse anche per lo stesso Napoli fu quella proposta da 200 milioni che comprendeva anche Kvara, poi approdato sulla Senna per diventare campione d’Europa (e in corsa anche per il mondiale).
Per il Napoli quei soldi servono ma soprattutto serve mettersi alle spalle questa vicenda, guardare a come trovare un’alternativa-doppione di Lukaku di fronte a una stagione lunga e piena di gare. Da Nunez a Lucca o Kean servirebbe capire cosa Conte abbia in mente e quanto conti a mina vagante Raspadori per cui il coach british-pugliese stravede: oltre i nomi è il lavoro sui diversi piani di gioco che l’attuale centrocampo con De Bruyne può permettere la vera chiave delle scelte di mercato.