Ha ragione Allegri: il Napoli è ancora favorito, dieci mesi fa sembrava utopia (CorSport)

Il tecnico del Milan lo ha ribadito in conferenza. Oggi la differenza tra gli azzurri e l'Inter sta nella chiarezza di idee e di programmi.

interista Conte

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Ieri c’è stata la presentazione di Max Allegri come nuovo allenatore del Milan. Il tecnico ha dato per certo che il Napoli sia ancora la favorita per vincere lo scudetto il prossimo anno. Ma sarà davvero così?

Il Napoli è ancora favorito per la prossima stagione

Per Polverosi sul Corriere dello Sport:

Probabilmente sì, per diverse ragioni. La prima candidatura è obbligatoria in quanto detentrice del titolo, poi va ricordato il miglioramento sul piano tecnico che porterà De Bruyne, la terza ragione sta nella continuità… didattica col maestro Conte e la quarta nelle scorie che la sua vera rivale, l’Inter, si trascinerà dietro dal folle Mondiale per club. Se si pensa che appena dieci mesi fa la squadra di Conte non rientrava nel gruppo delle favorite (e non ce la metteva nemmeno l’allenatore), significa che il salto in avanti è stato enorme e che oggi la differenza con l’Inter sta anche nella chiarezza di idee e di programmi: il Napoli è già squadra con un allenatore esperto e vincente, l’Inter è in piena bagarre dialettica all’interno dello spogliatoio, non sa ancora chi resterà e chi se ne andrà ed è allenata da un giovane tecnico alle prime armi. 

Conte e Italiano unici superstiti fra gli allenatori delle prime 9 (CorSport)

«Caro mister, resti solo se vinci». Questo è il messaggio che si può leggere dal nuovo ribaltone delle panchine per la stagione 2025-26. Rispetto all’inizio del campionato scorso, delle prime nove squadre solo due hanno confermato l’allenatore, il Napoli con Conte e il Bologna con Italiano, il primo con lo scudetto sul petto, il secondo con la coccarda della Coppa Italia.

Curiosamente, ma fino a un certo punto, anche per l’anno precedente valeva lo stesso messaggio: delle squadre di vertice soltanto l’Inter con Inzaghi e l’Atalanta con Gasperini non avevano cambiato, Simone doveva difendere lo scudetto e Gasp aveva appena conquistato l’Europa League. Unica eccezione Allegri, vincitore della Coppa Italia con la Juventus: era già pronto Thiago Motta. Intanto sono tornati un po’ di scudetti, otto per la precisione, i sei di Allegri e quelli di Sarri e Pioli, a cui vanno aggiunti i cinque di Conte, la Serie A ha perso solo lo scudetto di Simone Inzaghi. Questo è il lato dell’esperienza, con centinaia di panchine alle spalle, compreso Gasperini.

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