Lang a Napoli la prossima settimana: talento purissimo, specialista dell’uno contro uno (Gazzetta)
Nel Psv ha finito il campionato in doppia cifra sia per i gol sia per gli assist. Ha 26 anni, è pronto per il grande salto. In passato è stato molto vicino al Milan

PSV's Dutch forward #07 Noa lang controls the ball during the Dutch Eredivisie fooball match between PSV Eindhoven and Almere City FC at the Phillips Stadium in Eindhoven on April 12, 2025. Olaf Kraak / ANP / AFP
Lang a Napoli la prossima settimana: talento purissimo, specialista dell’uno contro uno (Gazzetta)
Noa Lang è il terzo acquisto del Napoli campione d’Italia, dopo il colpaccio De Bruyne e il giovane Marianucci. Lang, scrive la Gazzetta, dovrebbe arrivare la prossima settimana per le visite mediche e la firma. Ho fortemente voluto il Napoli, al punto da ridursi lo stipendio. Sarebbe voluto venire a Napoli già a gennaio 2025.
Scrive la Gazzetta con Vincenzo D’Angelo:
Lang è pronto a sbarcare in Italia, lo farà probabilmente all’inizio della prossima settimana per le visite mediche di rito e la firma sul contratto quinquennale da 2,5 milioni a stagione che lo legherà al club azzurro.
Napoli e Psv Eindhoven sono d’accordo su tutto: affare da 25 milioni più 5 di bonus. E Noa ha rinunciato a una parte dello stipendio richiesto pur di agevolare l’intesa totale tra tutte le parti in causa.
Talento purissimo, specialista dell’uno contro uno, Conte chiederà a Lang di accendere la fase offensiva azzurra, che lo scorso anno si è inceppata diverse volte.
Serviva un giocatore così ai campioni d’Italia, uno capace di strappare tra le linee di creare superiorità numerica negli ultimi trenta metri. Lang ha un buon feeling con il gol ed è uno specialista negli assist: ha chiuso in doppia-doppia l’ultimo campionato olandese (11 gol e 10 assist), risultando decisivo nella vittoria del titolo del suo Psv. Ma a 26 anni sentiva il bisogno di fare quest’ultimo passo in un grande campionato e l’Italia era da tempo nel suo destino: fu vicinissimo al Milan ai tempi del Bruges, ma alla fine tutto naufragò. Adesso, nel pieno della maturità sportiva, a Napoli può prendersi la scena. E puntare a un nuovo titolo.
Lang: «La pressione che subiamo è sottovalutata. A volte vorrei solo riempire scaffali al supermercato»
In molti conoscono Noa Lang per come si mostra davanti alle telecamere e in campo, ma quando parla di suo figlio (ora ne ha tre), diventa un’altra persona.
A rivelarlo è il portale olandese Life After Football , che gli fece un’intervista quando passò dal Club Brugge al Psv nel 2023, e raccontò di lui:
Il tifoso medio conosce Noa Lang come arrogante, un ottimista nato. Ma quando parla di suo figlio Navy, vediamo un Noa molto diverso da come si mostra:
«Essere padre è una sensazione che non riesco a spiegare, e non esiste altro che sia più bello. Quando il dottore venne da me dicendomi “Ecco, questo è tuo figlio”, avevo già sentito da altri che fosse una sensazione unica. Ed è vero. Mi sono emozionato molto. Piangevo già prima di vederlo. Non lo vedo da 24 giorni perché è in vacanza con sua madre. Conto i giorni fino a quando non posso rivederlo di nuovo. Ogni sera prima di andare a letto, guardo i video di lui che mi mandano. Quando faccio gol, penso a lui. È una motivazione in più. Voglio renderlo orgoglioso. Così potrà dire in futuro: “Mio padre è quel folle che ha vinto tutto”. Non importa se non vorrà fare il calciatore. Non dobbiamo parlare per forza di calcio tutto il giorno».
Lang ha poi dichiarato di gestire bene il nervosismo pre-partita:
«Non sono mai troppo nervoso prima delle partite. Ma la pressione è spesso sottovalutata. A volte vorrei poter essere solo quel ragazzo che riempie gli scaffali al supermercato. Non essere riconosciuto, camminare per strada tranquillo, come riempire tranquillamente gli scaffali mentre nessuno ti presta attenzione. Non fraintendetemi, la mia è una vita bellissima, e sono grato per questo. Ma se non hai mai provato cosa vuol dire essere giudicati da tutti dopo una brutta partita, non puoi davvero capirlo. Ho uno psicologo che mi segue. Anche se parliamo principalmente di cose personali. È bello avere qualcuno con cui puoi parlare e che ti dà consigli su come gestire certe cose. E’ qualcosa che penso dovrebbe essere normale. Potrebbe aiutare chiunque».
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