Inzaghi scuote l’Inter: «La finale non è un’ossessione, ma vogliamo entrare nella storia»
In conferenza: «Ogni partita è diversa è una storia a sé, ma stavolta abbiamo curato ogni dettaglio con grande meticolosità»
In conferenza: «Ogni partita è diversa è una storia a sé, ma stavolta abbiamo curato ogni dettaglio con grande meticolosità»
Alla vigilia della finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa trasmettendo sicurezza e grande orgoglio. «Meritiamo di essere qui», ha dichiarato il tecnico, consapevole della sfida che attende i nerazzurri all’Allianz Arena.
Questa finale è diversa da Istanbul
Con la prima domanda di apertura, Inzaghi si è espresso in merito all’approccio impiegato dalla squadra per questa finale: «rispetto a Istanbul la preparazione è cambiata. Ogni partita è diversa è una storia a sé, ma stavolta abbiamo curato ogni dettaglio con grande meticolosità»
Tutti disponibili, la rosa è al completo
L’allenatore ha inoltre confermato che l’intero gruppo squadra è al completo: «Ho tutti i giocatori disponibili, una cosa che è successa solo tre volte in 59 partite stagionali. È un grande segnale».
Sul Psg
Durante la conferenza Inzaghi non ha nascosto l’ammirazione per gli avversari: «Il Paris è una squadra completa, ha qualità e possesso palla. Ma anche noi siamo tra i migliori in Europa sotto quel punto di vista. Ci sarà bisogno di attenzione, precisione e grande gestione mentale».
Pavard ci sarà: “Se sta bene, gioca”
L’unico vero dubbio alla vigilia riguarda Benjamin Pavard, uscito acciaccato dall’ultima sfida di campionato. «Se sta bene, sarà della partita», ha continuato il ct nerazzurro.
Sul futuro
In chiusura, inevitabili sono state anche le domande sul suo futuro, ma il tecnico ha preferito rimandare a dopo la finale ogni discorso a riguardo: «non è il momento di parlare di me. Ora c’è solo la finale. È una partita diversa da tutte le altre, ma ampiamente meritata. Abbiamo iniziato con una grande voglia e ci manca solo l’ultimo passo: il più difficile, ma anche il più bello. Vogliamo regalare una gioia immensa ai nostri tifosi. Lo meritano. E noi siamo pronti»