Allegri è sempre piaciuto a De Laurentiis, Adl affiderà a lui il restyling del Napoli (Gazzetta)
È sempre stato lui l'unico nome per il dopo Conte. E ad Allegri il Napoli piace sia come squadra sia come società

Db Torino 07/04/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Allegri è sempre piaciuto a De Laurentiis, Adl affiderà a lui il restyling del Napoli (Gazzetta)
Sarà Massimiliano Allegri il prossimo allenatore del Napoli. Lo ribadisce la Gazzetta dello Sport con Antonio Giordano.
Scrive la Gazzetta:
Stavolta, nell’universo sconfinato del mercato, tra zonisti e puristi o strateghi e retorici, c’è stato sistematicamente un solo uomo al comando del restyling ispirato da De Laurentiis, la sua maglia sarà azzurra e il suo nome sarà Massimiliano Allegri.
De Laurentiis ha intuito da un po’ di tempo che con Conte non ci sarebbero stati margini, retaggio di gennaio – di Kvara e anche di una sostituzione mai seriamente inseguita – e poi c’è stato quel pizzico di gelo che sa di messaggio subliminale, una connessione svanita e collegamenti telefonici sempre più rari.
Ad Adl Allegri è sempre piaciuto, l’ha confessato in pubblico e anche in privato agli amici, vive con disincantata responsabilità lo stress del proprio ruolo, è democraticamente “autoritario”, non logora e ha una dimensione internazionale, come sottolineano le due finali europee. Conviene aggiungere, nonostante la storia tattica personale dica altro, che Allegri appartiene alla generazione del tridente (come non esserlo se hai studiato con Galeone?), percorso che solo occasionalmente ha potuto seguire e che però stavolta potrebbe tentarlo, perché il Napoli come squadra gli piace e come società, che al 4-3-3 s’è votata, anche.
Allegri è di gran lunga il profilo migliore per succedere a Conte, legge la partita come nessun altro (Condò)
Paolo Condò sul Corriere della Sera scrive del possibile arrivo di Massimiliano Allegri come successore di Antonio Conte che è ormai destinato alla Juventus (lo scrive lo stesso Condò).
Ecco cosa scrive il giornalista del Corsera:
La crescita del Napoli risulta evidente se confrontiamo la gestione delle due (dolorose) separazioni dagli allenatori scudettati, quella da Spalletti due anni fa e quella ormai sicura da Conte oggi. Due anni fa De Laurentiis sfogliò a lungo la margherita prima di scegliere Rudi Garcia, una bella storia alla Roma ma da tempo fuori dal grande giro — era finito in Arabia — e col quale un vero rapporto di fiducia nemmeno iniziò.
Stavolta invece il presidente ha bloccato per tempo Massimiliano Allegri, di gran lunga il profilo migliore per succedere a Conte come del resto dimostrò nel primo felicissimo periodo alla Juventus. Senza scomodare Dostoevskij, Allegri e De Laurentiis condividono l’animo del giocatore d’azzardo, non a caso la grande dote del primo è la lettura della partita — nessuno la cambia in corsa come lui — mentre il secondo segue le intuizioni, vedi Kvaratskhelia, col gusto di chi adora mettere tutti nel sacco. Manca ancora l’accordo esecutivo, immaginiamo sia questione di forme ma anche di ore, perché il panorama delle panchine in rapido mutamento consiglia a De Laurentiis di chiudere subito la questione.
La bombastica intervista di Galeone su Allegri alla Gazzetta dello Sport.