L’annus horribilis del Milan si conclude con una vittoria condita da fischi e proteste (Ordine)

2-0 contro il Monza, ma la contestazione era iniziata già nel tardo pomeriggio davanti agli uffici della dirigenza. Tutti criticati, persino Baresi. Cori favorevoli solo per Maldini.

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Db Milano 22/02/2019 - campionato di calcio serie A / Milan-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Milan curva sud

Nell’ultima giornata di campionato, il Milan ha battuto 2-0 un Monza già retrocesso da diverse settimane. Ma a San Siro è arrivata la contestazione da parte dei tifosi rivolti alla società rossonera. Un clima teso e un futuro ancora tutto da scrivere; il tecnico Sergio Conceiçao lascerà il club in vista della prossima stagione e arriverà anche un nuovo ds, che con ogni probabilità pare sia essere l’ex Lazio Igli Tare.

L’annus horribilis del Milan si conclude fischi e proteste dei tifosi

Scrive Franco Ordine su Il Giornale:

L’anno orribile del Milan si conclude con una serata colma di dura contestazione e fischi. La protesta della curva sud, cominciata davanti agli uffici di casa Milan nel tardo pomeriggio (in tremila) con striscioni e cori polemici nei confronti dell’attuale management rossonero (da Furlani a Ibra, Scaroni e Moncada invitati a dimettersi) si è conclusa con la marcia mesta verso San Siro e poi l’abbandono di San Siro dopo 15 minuti durante i quali sono arrivati anche i cori favorevoli a Paolo Maldini. Da uno striscione pubblicato fuori da San Siro si capisce anche il motivo della protesta (“La costituzione di parte civile un’assurda porcheria, dovreste pagare voi i danni a tutta la tifoseria”). Persino una divinità del tifo milanista come Franco Baresi, con un ruolo di rappresentanza nel club, finisce coinvolto nelle critiche. In questo clima di profonda depressione collettiva, nemmeno l’intervento di Giorgio Furlani, l’ad rossonero, per il tono dimesso usato e per le stringate espressioni utilizzate, riesce a spazzare via le nuvole. Il risultato finale è l’unica nota lieta di un altro sabato da dimenticare.

Gazzetta: l’errore più grande è stato non prendere Conte

“Accidia allo stato puro. Antonio Conte un anno fa era più che disponibile ad accettare il Milan. Tra le squadre raggiungibili, per lui era la preferita. Il Milan lo sapeva bene – lo sapevano tutti – e ha scelto di passare oltre. I rumors del tempo dicevano che Moncada, una telefonata a Conte, l’avesse fatta. Da lì in avanti, nulla”.

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