Conte: «Sono specialista in vittorie ma anche in sconfitte. Le sconfitte mi hanno reso più cattivo»
In conferenza: «È la partita più importante della stagione, ora il lavoro va finito»

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, in conferenza stampa dalle 14:30 per presentare l’ultimo match di campionato contro il Cagliari di domani sera. Per gli azzurri, sarà un match fondamentale per la vittoria dello scudetto.
La conferenza di Conte
Conte lo “specialista”, ma sarà una notte diversa dalle altre, cosa si prova?
«Si prova sicuramente tanta voglia di scendere in campo e giocare questa partita perché poi veniamo da una stagione bella stressante e questa potrebbe essere l’ultima partita che chiude una stagione in una nuova piazza e in un ambiente nuovo dove sentiamo adesso la responsabilità di regalare a Napoli e ai tifosi qualcosa di storico»
Lungo duello con l’Inter e se domani dovesse finire avrebbe come si spera, avrebbe vinto squadra più forte e più brava?
«Io parto da un presupposto che la mia esperienza di ha sempre detto che i campionati li vincono le squadre che hanno dimostrato e meritato di più, perché parliamo di 38 partite, a differenza di tornei brevi, che oggi non sono tanto brevi, è importante il sorteggio o il momento. Essendo più breve il percorso può capitare che spunti qualcosa di diverso, invece 38 partite sono tante per deliberare chi merita. In 38 partite devi mostrare regolarità di risultati e prestazioni e gestire situazioni sia positive che negative»
Cosa serve domani ai suoi ragazzi?
«Io posso essere specialista in vittorie, ma anche in sconfitte, la mia carriera parla chiaro e si va a vedere quante finali ho perso da calciatore. Cerco di essere specialista nell’aiutare il mio club e i miei ragazzi a cercare di fare gol nostro meglio se poi questo ci porta a essere vincenti è una grandissima soddisfazione per me. Non voglio che si dimentichi, in carriera ci sono vittorie ma anche tante sconfitte che poi mi hanno fatto diventare così più duro»
Sulla squalifica
«Sicuramente dispiace non essere in panchina perché dopo un campionato del genere vorresti essere accanto ai tuoi ragazzi e difronte ai tifosi, però c’è grande fiducia nello staff e nei tifosi. Anche se dalla tribuna il mio cuore sarà in campo. Avrò due cuori uno in tribuna, uno in panchina»
Il pensiero di questa settimana?
«Distrarti diventa molto difficile. La distrazione mi arriva quando mangio a pranzo o a cena e quando riesci a dormire. È inevitabile. È stata una settimana intensa e molto piena di emozioni, poi alla fine sappiamo bene che la mente porta dappertutto, noi dobbiamo cercare di rimanere focalizzati perché sappiamo che questa è la partita più importante della stagione, quella che decide se hai avuto una stagione ottima o superlativa».
Sulla formazione?
«Non è cambiata dalla partita scorsa»
Bisogna aggredire subito anche per mandare un messaggio all’avversario?
«Io penso che alla fine non cambi niente, noi abbiamo sempre cercato di aggredire le partite, a volte ci riusciamo meglio a volte in maniera più difficile perché dipende dall’avversario. Domani c’è il Cagliari che è una buona squadra e dovremmo fare la nostra partita rispettando l’avversario al 100%. Visto anche dalle mie esperienze le ho ricordate ai ragazzi, perché tutto poi serve»
Adesso C’amma fa?
«Anche domani era bisognerà lavora bene nella fase offensiva e difensiva. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perché sappiamo che il lavoro ci ha portato oggi qui a parlare di qualcosa di speciale. Bisognerà di finire questo lavoro che abbiamo iniziato”. La squadra sa benissimo questo•.
Bilancio della stagione per Antonio Conte
«È stata una stagione molto impegnativa perché la prima cosa che ho detto a Dimaro è che era la prima volta che “ricevo prima ancora di dare”, per me il fatto di aver ricevuto una stima incondizionata senza aver dimostrato nulla è stata una spinta importante e una pressione importante perché senti di voler ripagare gente che ha fiducia senza avere la possibilità di vedere che tipo di lavoro avremmo fatto. Qualsiasi cosa fatta veniva fatta era per Conte, per me è assurda questa cosa ed è stata brutta per me. Ogni cosa è stata fatta per il Napoli e per Napoli, a partire da acquisti e cessioni, non è stata fatta per accontentare Conte. Tutto ciò che è stato fatto e indirizzato, è stato fatto per il Napoli per la sua crescita a livello sportivo».
Un campionato con un rapporto fortissimo tra Napoli e il Napoli
«Da dire al tifoso napoletano mi risulta difficile nel senso che anche durante l’anno spesso ho detto possono cambiare calciatori, allenatori e proprietari di un club, ma quello che non cambierà mai è la passione. La passione è smisurata e quindi non posso dirgli niente perché noi abbiamo avuto tutto da parte loro, grande vicinanza nei momenti positivi e anche quando abbiamo zoppicato un poco. Quindi quello che mia sento di dire è di continuare ad essere quello che sono».
Ha parlato degli arbitri solo al termine di una gara, ma a Parma abbiamo subito un errore arbitrale?
«Prima dell’ultima partita su arbitri e VAR ciò che avevo da dire l’ho detto. Mi fa piacere che alla fine qualche arbitro abbia apprezzato ciò che ho detto, c’è sicuramente da migliorare la comunicazione tra arbitri e VAR, non dimentichiamo che abbiamo gli arbitri più bravi. Col VAR c’è da lavorare tanto, serve più chiarezza e tante volte il VAR può e non può intervenire. Ancora non ho capito quando può farlo, ma durante l’anno tutti si sono lamentati quando toccati da qualche torto. Si sono tutti lamentati, ma nessuno ha avuto l’eco che ho avuto io quando sono passate settimane con trasmissioni ad insultarmi. Io devo fare attenzione, la mia risonanza è diversa da quella di tanti altri»