La Coppa Italia è un supplizio per il Milan che è come un cerino, si accende e subito si spegne (CorSera)

I tifosi cantano contro Cardinale, Ibra scuote la testa in tribuna. Il regno di Conceicao è finito. Infine "Italiano ha soppiantato Motta nel cuore dei bolognesi".

Conceiçao Milan

Db Riad (Arabia Saudita) 03/01/2025 - Supercoppa Italiana / Juventus-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sergio Conceicao

Il commento del Corriere della Sera sulla prestazione del Milan in finale di Coppa Italia, sconfitta per 1-0 dal Bologna che conquista il trofeo dopo 51 anni.

I tifosi del Milan contro Cardinale, Ibra scuote la testa. Il regno di Conceicao è finito

Sul Corriere della Sera si legge:

Una sconfitta, quella rossonera, che non ammette repliche. Il Milan è come un cerino, si accende subito e si spegne troppo in fretta. Un quarto d’ora di buone intenzioni e poi niente, notte fonda. La squadra specialista in rimonte, una volta sotto, colpita da Ndoye a inizio ripresa, non ha nessun tipo di reazione e non tira neppure una volta in porta. I tifosi cantano contro Cardinale, in questo mercoledì che è un supplizio. Ibra scuote la testa in tribuna. Il regno di Conceicao è finito. La ricostruzione può cominciare. Forse si è già perso troppo tempo.

Anche dopo il gol, il Milan non ha reazione. Lento, molle, inconsistente. Conceicao tenta ancora il miracolo dalla panchina, inserendo tre giocatori in un colpo solo: Walker per passare alla difesa a quattro, Joao Felix per rendere più imprevedibile l’azione offensiva e Gimenez in area a caccia del pareggio. Niente però funziona.

Poi la chiosa finale: “Italiano ha costruito un piccolo miracolo. E ha soppiantato definitivamente Thiago Motta nel cuore dei bolognesi“.

Italiano aveva perso tre finali rimanendo fedele alle sue idee ma ha imparato dagli errori (Libero)

Claudio Savelli su Libero commenta la vittoria del Bologna di Italiano in finale di Coppa Italia contro il Milan. Tanti gli elogi per Italiano. Per il Milan è l’ultima occasione della dirigenza per un esame di coscienza.

Su Libero si legge:

Il calcio italiano ha una grande in più. È il Bologna che gioca questa finale gestendo lo sforzo, in parte, snaturandosi. È entrata in campo l’intelligenza di un allenatore che aveva perso tre finali perché le aveva giocate al contrario rispetto a questa, partendo a cannone e rimanendo fedele alla sua idea di gioco offensiva fino alla fine. Ma imparare dagli insuccessi è ciò che fanno i grandi e Italiano lo sta diventando.

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