Raspadori uomo del destino? Cinque reti con appena otto partite da titolare (Corsport)

Ha dato sette punti al Napoli: ha segnato il gol decisivo al Venezia, quello alla Fiorentina al ritorno, Lecce, poi alla Lazio (a Como il Napoli perse)

Napoli Raspadori

Ni Napoli 09/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: gol Giacomo Raspadori

Raspadori uomo del destino? Cinque reti con appena otto partite da titolare (Corsport)

Jack Raspadori, ancora lui. Suo è stato il gol che ha consentito al Napoli di battere il Lecce. E toccherà di nuovo a lui questa sera giocare titolare al fianco di Romelu Lukaku. Neres, che è in recupero, comincerà dalla panchina.

Scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:

Non è ancora deciso nulla, invece, in merito allo scudetto. Ma tra Jonathan (David) e Kevin (De Bruyne) c’è il Jack da giocare: il presente è lui, sono loro, Raspadori a sostegno di Lukaku in un sistema che quest’anno ha fatto meno fatica a non prenderle che a darle. Il Napoli ha la miglior difesa dei cinque campionati top d’Europa ma una produzione di gol inferiore a quelle dell’Inter, dell’Atalanta, della Lazio e del Milan. Eppure da quando sono cominciati i guai di Neres, da oggi di nuovo a disposizione dopo tre partite a soffrire per una lesione al soleo sinistro, Conte ha pescato un jolly di nome Raspadori: 5 reti giocandone appena otto dal primo minuto, l’ultima a Lecce su punizione. Punizione-liberazione, se vogliamo: è stata decisiva così come il cross che a Monza ha ispirato McT.

Conte bloccò Raspadori nel mercato di gennaio

Jack uomo del destino? Finora è andata esattamente così: a gennaio avrebbe potuto cambiare aria, era più o meno orientato verso l’uscio, ma poi Conte s’è messo di traverso. E aveva ragione: l’ha bloccato e lui ha segnato contro il Venezia al Maradona, 1-0. E due punti guadagnati; e poi altri due con la Fiorentina al ritorno, dicevamo a Lecce otto giorni fa e un altro con la Lazio all’Olimpico, alla prima in emergenza totale con il 3-5-2. Totale: sette punti consegnati alla squadra e al sogno scudetto giocandone, dicevamo, appena otto dal primo minuto e ventitré in totale. Tutto normale, il calcio per fortuna è così. Ma l’opera non è conclusa e va completata. E in attesa dei gol dal futuro servono quelli dal presente: oggi contro il Genoa, poi a Parma e ancora al Maradona contro il Cagliari all’ultima giornata. 

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