McTominay ad agosto fu ceduto per 30 milioni di euro senza troppi tentennamenti. Come lui anche Greenwood, Sancho, e pure Rushford che all’Aston Villa è rinato

Il Manchester United sta vivendo anche questa stagione nell’anonimato, con il club inglese che ha deciso di fare all-in sull’Europa League per salvare l’ennesima annata buttata. Non è bastato l’esonero di Erik Ten Hag per lasciar spazio a Ruben Amorin, anzi, il cambio in panchina ha solo peggiorato la situazione e adesso i Red Devils occupano il quattordicesimo gradino della classifica di Premier League. Tmw fa notare le pessime scelte di mercato del Manchester United. Hanno ceduto McTominay, Antony, Rashford e altri calciatori che lontani dall’Old Trafford sono risorti.
Il Manchester United ha rinunciato a 46 gol
“C’è da chiedersi però se il problema siano davvero i giocatori. Se il problema non sia proprio quella mancanza di progettualità che ogni anno porta a cambiare di tutto e di più. A guardare infatti chi tra l’estate e gennaio è andato via, probabilmente la seconda ipotesi.
Scott McTominay, manifesto di un Napoli che sogna il quarto Scudetto della sua storia, ad agosto fu ceduto per 30 milioni di euro senza troppi tentennamenti. Così come Mason Greenwood, per distacco il miglior marcatore dell’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi secondo in Ligue 1.
Ieri sera abbiamo poi visto di cosa è capace Antony. Non una novità per i tifosi del Betis Siviglia che l’hanno accolto a gennaio, una fastidiosa spina nel fianco per la Fiorentina che spera di limitarlo meglio tra sei giorni al Franchi. Ieri in Conference League è andato a segno con la maglia del Chelsea anche Jadon Sancho: come Antony ancora di proprietà dello United, come il brasiliano ceduto a titolo temporaneo a gennaio.
Anche Marcus Rashford, nazionale inglese che all’Aston Villa sta disputando partite di altissimo livello. Magari a fine stagione tornerà, magari no.
È ancora presto per dirlo: la certezza è che lo United tra agosto e gennaio ha complessivamente rinunciato a 46 gol realizzati da giocatori considerati esuberi o poco più. E la stagione non è ancora finita”, scrive Tmw analizzando il rendimento di questi calciatori lontani da Manchester.
Amorim è consapevole che il suo Manchester è il peggiore di sempre
Le pessime scelte dalla dirigenza del Manchester United, unite al pessimo rendimento dei calciatori in rosa, hanno portato il club a vivere la loro peggiore stagione di sempre. Una squadra così malconcia non si vedeva dalla stagione 21/22 quando lo United stabilì il negativo per il minor numero di vittorie in campionato (16) chiudendo quella Premier League con soli 58 punti.
La squadra di Amorim è riuscita a peggiorare questi numeri. Infatti, i Red Devils possono chiudere il campionato con un massimo di 51 punti, diventando la peggiore squadra peggiore della storia del club.
Numeri che fanno rumore nella mente dell’allenatore dello United, il quale definì la propria rosa come “la peggiore di sempre” dopo la sconfitta tra le mura amiche arrivata contro il Brighton per 3-1 ad aprile:
«Siamo forse la squadra peggiore nella storia del Manchester United, dobbiamo riconoscerlo».