Napoli, i nodi di un mercato totalmente deludente stanno venendo al pettine (Gazzetta)

Si è sottovalutato il rischio. Di un infortunio, di una squalifica, dell’imponderabile. Anche se in società c'è grande fiducia in Raspadori

De Laurentiis Napoli Conte Brescianini

De Laurentiis alla presentazione di Antonio Conte

Napoli, i nodi di un mercato totalmente deludente stanno venendo al pettine (Gazzetta)

Ecco cosa scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo dopo l’infortunio di Neres:

I nodi di un mercato totalmente deludente stanno venendo al pettine. Facile parlare col senno di poi, perché il Napoli non voleva intervenire tanto per farlo. Però si è sottovalutato il rischio. Di un infortunio, di una squalifica, dell’imponderabile. E anche se in società c’è sempre stata grande fiducia in Raspadori, la situazione ora diventa molto delicata. Raspa agirà largo a sinistra ma probabilmente più vicino a Lukaku in quanto più attaccante che ala. Ngonge, invece, avrebbe caratteristiche più alla Neres: un mancino a sinistra per cercare l’ampiezza e i cross per le torri. Più avanti, poi, si potrebbe valutare una nuova rivoluzione tattica che però ha bisogno di tempo. Quello che oggi il Napoli non ha: nell’emergenza, però, Conte sa trovare chiavi vincenti e inaspettate. Napoli si aggrappa alla speranza. E alla fame di Raspa-gol, il nuovo jolly nella volata scudetto. 

Conte sta guidando la nave Napoli nella tempesta scatenata dagli dei del calcio (e non solo) – Il Napolista

Non è un caso che si parli di miracolo se parliamo di Antonio Conte a Napoli. E va ribadito ad oggi a campionato in corso mentre è primo con un punto sopra i campioni d’Italia dell’Inter. Gli dei stanno scatenando l’inferno sportivo contro di lui da agosto. Dopo aver perso Zielinski e Osimhen, oltre a far andare via una serie di ex rinforzi non adeguati, vede arrivare Lukaku, McTominay, Neres e Gilmour solo a fine agosto. Appena ha sistemato la difesa, sul più bello ecco che Buongiorno si fa male. Lui non si arrende e propone un Juan Jesus mai visto prima mentre Olivera sembra un Maldini redivivo.

I suoi vincono sui campi di mezza serie A, torna primo in fuga ed ecco che il suo top player dice stop: Kvara via a Parigi a metà gennaio prima di Atalanta e Juve. Il nostro super coach british-pugliese le vince entrambe mentre dal mercato non arriva nulla a parte qualche saldo come Hasa e Billing. Garnacho e Adeyemi dicono no ed ecco Okafor dal Milan con pochi minuti giocati. Gli dei non si arrendono e dopo Olivera che si ferma mentre va a mille, oltre a Buongiorno, si ferma pure Spinazzola. Arrivano due pari per due incertezze difensive, tira il fiato perché almeno Buongiorno sta per rientrare e può reinventare Juan Jesus terzino al posto dell’indeciso Mazzocchi e sbam: via Neres per un mese, non gioca nemmeno al big match contro l’Inter.

Ora Okafor non ha minutaggio e Ngonge sembra spaurito, cosa si fa? Si cambia modulo con Raspadori seconda punta accanto a big Rom? Non lo sappiamo, l’unica certezza è che Antonio Conte a Napoli sta conducendo una nave contro vento con gli Dei che scatenano tempeste. E si tralasciano anche le non viste al Var per certi episodi tra rigori e palle fuori linea di quasi un metro. Grazie Antonio, comunque vada credo che bisogna già ringraziarlo per questi mesi di tempesta: comunque finirà, sicuramente scenderà “in guerra” con i suoi ragazzi ogni partita.

 

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