Sos ai napolisti

Personalmente ho sempre detestato il mese di novembre. Come aprile mi porta sfiga e non ho mai capito perché. Anche questo novembre, infatti, nonostante alcune svolte significative e importanti, mi sta massacrando l’umore e l’assetto psicologico con piccole ma devastanti rotture di scatoloni. Se ci penso bene, è da Napoli-Liverpool che va così. Addirittura confesso […]

Personalmente ho sempre detestato il mese di novembre. Come aprile mi porta sfiga e non ho mai capito perché. Anche questo novembre, infatti, nonostante alcune svolte significative e importanti, mi sta massacrando l’umore e l’assetto psicologico con piccole ma devastanti rotture di scatoloni. Se ci penso bene, è da Napoli-Liverpool che va così. Addirittura confesso di essermi addormentata davanti alla televisione su Liverpool-Napoli: durante l’intervallo mi sono appapagnata sul divano e ho chiuso gli occhi per riposarli un po’. Morale della favola: la prima immagine che ho visto appena sveglia è stato il faccione soddisfatto di Gerrard sopra il quadratino in sovrimpressione che segnava il 3-1. Peggio di un incubo. E sì che ho anche litigato con mio marito per non avermi svegliata, eh, e lui ha giurato di non farlo più.
Dunque oggi si rigioca. E la cosa certo mi rende felice, visto che la mattinata non è schiarata proprio sotto i migliori auspici. Invece è come se non riuscissi a tenermi ancorata alla realtà. Non ho voglia di guardare le possibili formazioni, non ho voglia di leggere gli articoli degli altri napolisti, non ho voglia neppure di sperare che Mazzarri continui a cambiare formazione: non so, l’idea del cambiamento mi rimanda al dinamismo, mi fa ben sperare, mi piace pensare che anche ai nuovi venga data una possibilità, e allora perché non me ne frega niente a parte sapere se Cavani ci sarà dal primo minuto oppure no?
Dialogando su Facebook con un altro napolista, pure lui in giornata “no”, concordavamo sul fatto che tutto ciò che potrebbe risollevarci, oggi, sarebbe una vittoria della nostra amatissima squadra. Non voglio neppure vedere un bel gol, mi bastano i tre punti, voglio vincere, voglio asfaltare anche il Cagliari. Ma se non arrivo concentrata alla partita, come si fa?  Dunque si accettano suggerimenti.
La donna napolista specializzata in “marenne” vi chiede tutta la solidarietà napolista di cui siete capaci. Un appello, un SOS, chiamatelo come volete. Il Napoli e Il Napolista sono tutto ciò che potrebbe cambiare il volto di questa piovosissima giornata. Per me e per tanti altri, forse. Perciò, cazzeggiamo: riti scaramantici, notizie interessanti, brividi da tifosi, ricordi di precedenti partite con il Cagliari, una barzelletta, una canzone, una fotina di Cavani da mettere nel portafogli. Date ampio sfogo ad idee, ragione e sentimento. Ilaria Puglia chiama. Napolisti, per piacere, rispondete!
Ilaria Puglia

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