Caliendo: «Osimhen mi fa tenerezza, guarda com’è gestito. Calenda in Brasile non lo fanno più entrare»
Al Corsport del padre dei procuratori: «Victor vale 200 milioni ed è costretto a stare ai margini. Calenda fece saltare Maicon al Real»

Dc Napoli 11/05/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Bologna / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Victor Osimhen
Caliendo: «Osimhen mi fa tenerezza. Calenda lo conosco: in Brasile non lo fanno più entrare».
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, intervista Antonio Caliendo il primo procuratore italiano dopo Canovi. Ottant’anni di Mariglianella, provincia di Napoli. Fu sua la prima procura scritta ricevuta da un calciatore: il calciatore era Antognoni, l’anno era il 1977. Caliendo ha idee chiare sul caso Osimhen e attacca il procuratore Calenda.
Tutto è cambiato, caro Antonio: non esistono più i procuratori di una volta. Proprio come le stagioni. Il clima non è più lo stesso, colpa del surriscaldamento globale degli interessi, dei conti correnti e delle voracità.
«Adesso ci sono intermediari che fanno a mezzo con i presidenti, e grandi gruppi americani, e inglesi, e i più giovani, i quaranta-cinquantenni, si mettono insieme, non si fanno la guerra e si dividono il malloppo. È cambiato anche il rapporto tra procuratore e assistito, l’intermediario cura l’affare, non il giocatore. Vive alla giornata, per me un contratto significa investimento a lungo termine. Io sentivo i miei una o due volte al giorno, mi occupavo di tutto. Oggi c’è molto pressapochismo, guarda com’è gestito Osimhen».
Caliendo e gli attacchi a Calenda agente di Osimhen
Ho paura di quello che stai per dire.
Caliendo: «Osimhen è un giocatore che vale 200 milioni e adesso è costretto a stare ai margini in attesa di non so che cosa».
Antonio, sono venuti a mancare Premier e arabi, i grandi soldi. Non può essere colpa di chi lo assiste.
«Calenda lo conosco, fece saltare Maicon al Real».
Lasciamo stare, fatti vostri.
«In Brasile non lo fanno più entrare».
Prima possibile querela, mi dissocio pubblicamente.
«Sono abituato a difendermi, se parlo è perché ho in mano le carte».
Non mi frega nulla dei tuoi contrasti con Calenda, proseguiamo.
«L’hanno anche men…».
Oggi, potendo, chi ti piacerebbe assistere?
«Osimhen mi fa tenerezza, è un attaccante fantastico, ha una potenza e una velocità straordinarie».
D’accordo: ma tenerezza, no, ti prego.
«Mi riferisco alla sua situazione attuale».