De Laurentiis si diverte ad aggiungere atti alla commedia triste del Napoli post-scudetto (Il Foglio)

Mazzarri ricorda quei vecchi attori che risalgono un’ultima volta a cavallo. Ma chi rischia di rompersi l'osso del collo è Aurelio il re mattocchio

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Db Monaco di Baviera (Germania) 01/08/2017 - Audi Cup / Atletico Madrid-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis si diverte ad aggiungere atti alla commedia triste del Napoli post-scudetto. Lo scrive Il Foglio che commenta in prima pagina le vicissitudini del Napoli. Ecco il corsivetto scritto da Maurizio Crippa.

“Ha smesso di piovere?”, potrebbe essere il suo personale “dove eravamo rimasti?”. Perché a quella scusa infelicissima, di un’infelicità rovinosa, “poi ha iniziato a piovere”, è appeso il ricordo amaro per lui e per i Fratelli Bauscia di un finale venuto
male. Poi c’è stato altro, non troppo altro, e ora a 62 anni, quota 103 è ancora lontana, Walter Mazzarri ha la sua nuova occasione, sbucata dal nulla, come in certi film coi vecchi attori che risalgono un’ultima volta a cavallo. E a Napoli non piove mai, o almeno meno che a San Siro.

L’anno del Napoli con lo scudetto sul petto già mezzo scucito non è una favola bella, è una commedia triste. Ma un re mattocchio e autocratico come Aurelio De Laurentiis si diverte ad aggiungere un atto dopo l’altro. L’ultimo è il richiamo dell’allenatore che fece adulto un Napoli preso per mano quand’era piccino, e portato fino alla Coppa Italia e in Europa. E ora un ritorno senza paracadute, prendere o lasciare, per una carriera rimasta un po’ lì, ma che si potrebbe riaprire. In fondo non ha nulla da perdere, e gli si augura ogni bene e che non piova. Per Mazzarri è sempre un pezzo di vita regalata in più. Chi rischia davvero di scivolare dal trono, e rompersi l’osso del collo, è il re mattocchio di questa strana commedia napoletana.

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