Il Napoli dà sempre l’impressione di essere un’incompiuta (Corsera)

È uno spreco continuo e ossessivo. La squadra c’è, imbastisce azioni, è consapevole di essere superiore. Difetta sempre in equilibrio, però.

il Napoli Kvaratskhelia

Ci Napoli 08/11/2023 - Champions League / Napoli-Union Berlino / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia-Janik Haberer

Il Napoli dà sempre l’impressione di essere un’incompiuta. Lo scrive Monica Scozzafava per il Corriere della Sera nell’analisi di Napoli-Union Berlino 1-1.

Nulla è mai semplice per il Napoli di Garcia, soffre più del dovuto contro l’Union Berlino, arrivato al Maradona con la forza della disperazione ma anche con l’impegno mentale di evitare la tredicesima sconfitta di fila.

Il Napoli non ha compromesso il passaggio del turno, ma in partita continua a dare l’impressione di un’opera incompiuta soprattutto in casa propria dove ha vinto soltanto 2 gare su 7.

Succede poi che in quella stessa area il Napoli persista e insista, e al netto del palo colpito da Natan, è uno spreco continuo e ossessivo. La squadra c’è, imbastisce azioni e resta in avanti con la consapevolezza di essere superiore all’avversario. Difetta sempre in equilibrio, però. Ed è questa in primis la sensazione di incompiutezza. Prende gol in avvio di ripresa nell’unico modo possibile: in contropiede.  

DE LAURENTIIS HA PERSO DUE MILIONI DI EURO

De Laurentiis ha perso due milioni di euro e punti importanti per il Mondiale per club. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita.

Anche Aurelio De Laurentiis si chiede il perché stasera il suo club abbia buttato al vento quasi due milioni di euro, vale a dire la differenza fra il premio Uefa per il pari (900mila euro) e quello per la vittoria (2,8 milioni). Anzi visto sotto il profilo societario questa quarta giornata dei gironi è un disastro: il Milan ha vinto (contro un Psg decisamente più forte dell’Union) e dunque i punteggi in chiave qualificazione al Mundialito segnalano un passaggio decisamente a vuoto degli azzurri rispetto ai rossoneri.

Quando la palla comincia a girare lenta e tutti la chiedono fra i piedi invece di correre negli spazi, significa che il gioco si fa prevedibile. Stavolta Lobotka non riesce ad accendere il flipper e gli stessi Kvara e Raspa sbattono contro il muro di Berlino, che è organizzato e attento ma non certo insormontabile.

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