Bolt: «Jacobs è un combattente. Vuole lavorare sodo, è bello vedere persone così»

A L'Equipe: «Ci siamo incontrati ad un Gran Premio di Formula 1, abbiamo parlato e ho visto quanto è determinato. Sembravamo amici, è stato bello».

Jacobs bolt

Tokyo (Giappone) 06/08/2021 - Atletica Leggera staffetta 4x100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs

Nell’intervista rilasciata a L’Equipe, Usain Bolt esprime anche un parere su Marcell Jacobs. Quando gli viene chiesto cosa pensa del campione olimpico, Bolt dice che Jacobs è un combattente. Ne parla con entusiasmo. Queste le parole di Bolt:

«Ha dimostrato di essere un “combattente”. L’ho incontrato ad un Gran Premio di Formula 1, a Milano o ad Abu Dhabi, non ricordo. Abbiamo parlato e ho visto quanto è determinato. Vuole lavorare sodo, è bello vedere persone così».

Quando ha visto il suo tempo a Tokyo (9″80), nella finale dei Giochi Olimpici, non ha pensato che l’avrebbe battuto? Bolt:

«Ho sempre avuto una sola idea in mente, allenarmi per battere i migliori, chiunque siano. Se Justin Gatlin ha corso in 9″7, avevo solo un obiettivo, correre in 9″6 per batterlo. E se fosse stato 9″8, allora avrei fatto 9″7. Quindi penso che se fossi rimasto nello sport, sarei rimasto dominante».

In risposta, Jacobs ha offerto a Bolt un duello, una sorta di spettacolo nel Colosseo, a Roma.

«Avremmo potuto considerarlo entro due o tre anni dopo il mio ritiro, ma non cinque o sei, è troppo tardi».

Bolt dice che spesso gli dicono che non si è mai congratulato con Jacobs. Spiega:

«È come per Jacobs, mi dicono: “Non ti sei mai congratulato con lui… Ma nessuno mi ha mai detto nulla quando ho sfondato o meglio, in tutta la mia carriera. Non avevo capito che era una cosa così importante congratularmi. Soprattutto quando non conosci la persona. E poi alcuni ovviamente non ne hanno bisogno. Il fatto è che ho incontrato Jacobs, abbiamo parlato, è stato bello, come se fossimo amici, e mi sono congratulato con lui in quel momento».

 

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