La sentenza a Torino: “Gli steward vanno protetti”

Il Corsera riporta la sentenza per le lesioni di uno steward a bordo campo. Nessuna responsabilità per il datore di lavoro, ma ci sono accorgimenti che potrebbero prevenire

Steward

È il 4 aprile 2018 e allo stadio Olimpico Grande Torino si gioca Torino-Inter. Al minuto 22, il neroazzurro Antonio Candreva (oggi alla Salernitana) batte un calcio di punizione alto sopra la traversa e colpisce alla schiena — all’altezza dei reni — lo steward. Il tiro causa al giovane, che stava facendo il suo lavoro, la perdita della milza e due mesi di prognosi.

La vicenda finisce, ovviamente in tribunale, e l’imprenditore che gestisce gli steward nell’impianto torinese viene accusato di lesioni colpose aggravate. Il dibattimento si è chiuso con un’assoluzione, riporta oggi Il Corriere di Torino, perché il fatto non costituisce reato, ma resta la realtà dei fatti e il danno per lo steward.

All’imprenditore è contestato di aver violato le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro per non aver inserito nel documento di valutazione del rischio il «danneggiamento correlato all’evento sportivo» e per non aver fornito adeguata formazione allo steward.

Il giudice Roberto Ruscello ha concluso che lo steward era certamente a conoscenza del rischio di ricevere una pallonata, lavorando a bordo campo, e che nulla avrebbe potuto impedire il tragico epilogo del colpo ricevuto. Ma il giudice si è soffermato con alcuni suggerimenti che potrebbero evitare tali incidenti in futuro

Giubbotti imbottiti paracolpi. In alternativa, sedute con schienale in grado di proteggere gli steward che lavorano allo stadio da eventuali pallonate durante le azioni di gioco

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