Stankovic: «Napoli? Un sogno di squadra e un grande allenatore, il più bel calcio d’Europa»
Al CorSport: «Mourinho è un uomo e un allenatore di un’intelligenza e capacità non comuni. Allena tutti: giocatori, dirigenti, staff, media, tifosi».

Mp Bologna 08/10/2022 - campionato di calcio serie A / Bologna-Sampdoria / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Dejan Stankovic
Ivan Zazzaroni intervista l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic, per il Corriere dello Sport. Stankovic parla innanzitutto di Mihajlovic, lo definisce un papà-
«Compagno, amico, era il mio riferimento in qualsiasi situazione. Ostinato anche. Quando si metteva in testa una cosa, giusta o sbagliata che fosse, tirava dritto. Sinisa era diretto, positivo. E, dopo un errore, aveva una straordinaria capacità di recupero. Verso gli altri e anche verso se stesso».
Racconta l’influenza avuta su di lui da Sinisa.
«Sinisa mi ha fatto crescere più velocemente, mi ha spiegato la vita, dato un indirizzo. Avevo diciannove anni quando sono arrivato in Italia, alla Lazio. Gli chiedevo consigli su tutto, anche sulla vita privata. Era molto protettivo e in meno di un secondo arrivava dritto al punto».
E ancora:
«Se oggi sono questo, un uomo risolto, lo devo a lui».
Stankovic parla anche di Mourinho.
«Mourinho lo stimo tantissimo. Arrivò all’Inter che avevo già trent’anni e pensavo di aver dato tutto, anche nel privato. José riuscì a migliorarmi di quel 20, 30 per cento che non sapevo di possedere. Non ci siamo più persi di vista, lo sento ancora oggi, gli chiedo consigli, ci scambiamo pareri, è un uomo e un allenatore di un’intelligenza e capacità non comuni. Lui allena tutti. Giocatori, dirigenti, staff , media, tifosi. Li allena, non li manipola. È empatico, coinvolgente. Proprio come Sinisa, divide. Zero compromessi: o gli stai alla larga oppure lo stimi profondamente».
Com’è l’allenatore Stankovic?
«Non ho paura dell’insuccesso, niente mi spaventa. In carriera ho vinto tanto e perso…».
Non è preoccupato da un eventuale insuccesso con la Samp («Ho 44 anni, anche se dovesse finire male sarei ugualmente rispettato») e si dice capace di gestire lo stress da panchina.
«So gestire la tensione e soprattutto non la trasmetto ai ragazzi. Voglio essere di aiuto alla squadra, il mio compito è darle la carica. L’autocontrollo è necessario».
Stankovic elogia il Napoli di Luciano Spalletti.
«Il Napoli, un sogno di squadra e un grande allenatore, il più bel calcio d’Europa».