Per capire cos’è lo sport, bisogna guardare Murray (il nuovo Connors)

A 35 anni, ha dato una lezione di tennis e di vita, ha rimontato due set e non ha mai mollato. Con un punto che ha ricordato il 39enne Jimbo

Murray

Britain's Andy Murray reacts during the men's singles match between Britain's Andy Murray and France's Gilles Simon on day one of the ATP World Tour Masters 1000 - Paris Masters (Paris Bercy) - indoor tennis tournament at The AccorHotels Arena in Paris on October 31, 2022. (Photo by Christophe ARCHAMBAULT / AFP)

Per dirla come la vecchietta di “Harry ti presento Sally”, «prendo quello che ha preso lei». Ma lei stavolta è un lui. Si chiama Andy Murray. Anni 35. Quando ne aveva nove, col fratello si salvò da un folle assassino che fece irruzione a scuola e ne uccise sedici. Molto più semplicemente, anni dopo, con un’anca nuova, ha conquista il terzo degli Open d’Australia. Al primo turno ha battuto in cinque set Matteo Berrettini, annullandogli un match point. Due giorni dopo, ha rimontato due set all’australiano Kokkinakis e ha vinto al quinto set in un match durato cinque ore e 45 minuti. Trascinando quell’anca che lo porta a una camminata molto simile a una zoppia. Di arrendersi, Andy, non ha mai voluto sentir parlare. E ha giocato punto su punto. Uno alla volta. Ricordando che nella vita non si diventa mai numeri uno per caso. In ogni casa in cui si ama lo sport, alle sei della sera ci si è alzati in piedi ad applaudire.

Per capire cos’è lo sport, bisogna guardare questo punto. Qui è girata la partita. Inizio del terzo set, due set a zero per Kokkinakis.

Un punto molto simile a quello conquistato dall’allora 39enne Jimmy Connors ai quarti di finale degli Us Open contro l’olandese Haarhuis. Questo è lo sport. Il resto, critiche per le formazioni, accuse all’arbitro, sono forme di frustrazione, di violenza privata diversamente canalizzate. Peccato che nel calcio questi esseri costituiscano la maggioranza degli astanti.

Correlate