Inter, il capo ultrà Beretta arrestato per violazione del Daspo
Noto, tra le altre cose, per aver picchiato selvaggiamente un bagarino napoletano, ha violato il Daspo dopo Inter-Parma

Db 25/09/2018 - campionato di calcio serie A / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Inter curva Nord ultras
Nella giornata di oggi i Carabinieri di Pioltello hanno arrestato Andrea Beretta per aver violato la restrizione il 29 ottobre del 2019 in occasione di Inter-Parma. Il capo ultras dell’Inter aveva ricevuto il divieto il 19 aprile del 2017 per un agguato organizzato a dei tifosi della Roma in occasione della partita a San Siro contro l’Inter. Beretta era stato obbligato a risiedere al di fuori del comune milanese e doveva firmare tre volte durante le partite della squadra nerazzurra.
Beretta aveva violato il Daspo già in altre occasioni, come si legge su Calcio e Finanza.
“Il 15 febbraio 2019 Beretta era stato invece fermato mentre assisteva a Sondrio-Seregno, gara di Serie D, insieme ai tifosi ospiti, con cui i sostenitori dell’Inter avevano un gemellaggio. Il 9 febbraio dell’anno successivo era presente a Brusaporto-Dro Alto Garda, sempre di Serie D, partita caratterizzata da scontri con le forze dell’ordine, bersagliate con fumogeni.”
Il capo ultras dell’Inter era già stato imputato per aver picchiato un ambulante napoletano fuori dallo stadio.
“A febbraio, quando è finito ai domiciliari per l’aggressione di un venditore ambulante vicino al Baretto di San Siro. Minacce, calci e pugni costati la frattura del perone alla vittima, un 50enne napoletano a cui Beretta avrebbe anche strappato l’inalatore dei farmaci anti-asma. Per poi rimanere a «osservarlo mentre era oramai a terra, cianotico e semicosciente”.