Il Telegraph: «Le dimissioni di Agnelli inguaiano la Superlega, Real e Barça ora sono soli?»

"Il terremoto Juve è un duro colpo per i ribelli. In gioco restano solo i due club spagnoli. E il 15 dicembre si pronuncia la Corte Europea"

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Mg Torino 14/09/2022 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved

Se prima erano rimasti in tre, a ballare per la Superlega, ora sono in due: Real Madrid e Barcellona. Le dimissioni di Andrea Agnelli, e il terremoto giudiziario in casa Juventus inguaiano il progetto separatista. Lo scrive il Telegraph, che giustamente si sofferma sui danni collaterali del caos bianconero.

Secondo il giornale inglese Real e Barça “credono di avere ancora il sostegno della Juventus”, ma “gli sviluppi sono stati un duro colpo per i tre ribelli in vista del 15 dicembre”. Il 15 dicembre è infatti previsto un primo pronunciamento della Corte di giustizia europea sul ricorso presentato proprio dalla Superlega contro il “monopolio” della Uefa sulle competizioni continentali.

Inoltre venerdì prossimo è in agenda un evento con Bernd Reichart, l’amministratore delegato di A22, la società madrilena costituita per rappresentare i tre club ribelli, e un dirigente del Real Madrid. “Reichart, recentemente nominato da A22 per spingere la causa della riforma con club e organi di governo, avrebbe detto che la partenza di Agnelli non fermerà la loro causa”, scrive il Telegraph.

“Agnelli è stato a lungo una figura chiave nella lotta contro la Uefa”. Le sue dimissioni “lasciano i ribelli in una posizione indebolita. Mentre la Juventus affronta un cambio di leadership totale dopo le perdite di 220 milioni di euro nell’ultimo anno e ora un’enorme indagine da parte delle autorità italiane, le finanze del Barcellona restano precarie con debiti di circa 1,5 miliardi di euro. La perdita di Agnelli, sostenitore chiave di lingua inglese della Superlega, sarà un duro colpo“.

In Spagna, il presidente della Liga Javier Tebas, nemico dichiarato della Superlega, ieri è stato il primo “player” del calcio europeo a chiedere alla Uefa di punire la Juventus.

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