L’Aia è divisa sul caso D’Onofrio, due membri volevano dimettersi (CorSport)
Ieri Trentalange ha riunito i fedelissimi ed è emersa una spaccatura. Alla fine è prevalsa la linea della resistenza. Qualcuno ha anche difeso il procuratore capo

Db Milano 17/10/2022 - Gran Gala' del Calcio Aic 2022 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Daniele Orsato-Alfredo Trentalange
L’Aia è divisa sul caso D’Onofrio. Il Corriere dello Sport, con Edmondo Pinna, scrive che ieri Trentalange ha riunito i suoi fedelissimi e che qualcuno voleva dimettersi. Oggi sarà riunito il Consiglio Federale per discutere il caso. Rosario D’Onofrio, procuratore capo dell’Aia, è stato arrestato giovedì scorso per traffico internazionale di droga.
In Consiglio, oggi, il capo dell’Aia, Alfredo Trentalange dovrà spiegare cosa è successo. E’ stato lui a nominare D’Onofrio, a insignirlo della benemerenza e a non sospenderlo quando il 28 ottobre gli è stato notificato il deferimento federale per la vicenda Avalos.
Tra l’altro è ancora da chiarire se D’Onofrio sia stato o meno nominato procuratore quando era già sottoposto a 2 anni e 8 mesi di pena per un arresto precedente, sempre per droga. La sua nomina è stata uno dei primi atti della presidenza Trentalange.
Il Corriere dello Sport scrive:
“Ieri i vertici dell’AIA si sono riuniti, in via informale, fino a tarda notte, per capire e affinare le posizioni. Non tutte, a quanto pare, concordi nel chiudersi nel fortino e provare a reggere l’urto. «Siamo parte lesa, siamo stati traditi» la presa di posizione dell’AIA, che però sapeva già venerdì, prima che uscissero le notizie di stampa, dell’arresto di
D’Onofrio. Per questo, con l’ipotesi di un commissariamento che aleggia (ma che non si concretizzerà, eventualmente, oggi, non è neanche all’ordine del giorno), due dei componenti del CN hanno provato ad affrontare l’idea delle dimissioni, da rimettere nelle mani di Gravina, anche per salvare l’onore, temendo che tutto sia perduto. E invece, a meno di colpi di scena dell’ultima ora, è prevalsa la linea del «resistere, resistere, resistere» (come disse l’ex capo di Mani Pulite, Francesco Saverio Borrelli). Con qualcuno del CN che ha provato anche a difendere D’Onofrio, sezione AIA di Cinisello Balsamo, CRA Lombardia. In CF molti aspetteranno di sentire, ascoltare le motivazioni, i provvedimenti da prendere”.