Morte Bochicchio, l’incendio della moto ha reso il corpo irriconoscibile, potrebbe scattare l’esame del Dna

Il corpo era carbonizzato e i documenti bruciati. Il fratello non ha potuto riconoscerlo. Trovato il braccialetto elettronico indossato dalla vittima

bochicchio

Sui quotidiani in edicola oggi diverse informazioni sulla morte di Massimo Bochicchio, il broker dei vip. In particolare, i giornali scrivono che non si è potuto procedere al riconoscimento del corpo, reso completamente irriconoscibile dall’esplosione della moto su cui viaggiava e dall’incendio conseguente. Il cadavere era completamente carbonizzato. Il fratello di Bochicchio non ha potuto riconoscerlo. Il Fatto Quotidiano scrive:

“Ieri la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, anche se al momento gli inquirenti propendono per il malore. L’iscrizione è un atto dovuto: consentirà di svolgere l’esame autoptico, tutti gli accertamenti sulla moto e, se necessario, anche l’esame del Dna. Anche perché la certezza matematica che il centauro fosse il “Madoff dell’Aniene” non è ancora arrivata: il corpo era carbonizzato, i documenti bruciati e il fratello, giunto sul posto, non si è preso la responsabilità di riconoscerlo”.

Il Corriere della Sera aggiunge qualche elemento in più.

“Gli agenti della polizia municipale hanno rintracciato il braccialetto elettronico addosso alla vittima perché Bochicchio era stato sottoposto a misure cautelari con uno speciale permesso che gli permetteva di raggiungere il proprio medico curante per monitorare il diabete avanzato dal quale era afflitto. A questo punto, tuttavia, per fugare ogni dubbio potrebbe scattare l’esame del Dna”.

Il test per il Dna è stato effettuato e arriva la conferma: il cadavere è proprio quello di Bochicchio, nessun giallo.

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