Kyrgios: «La gente pensa che il razzismo sia normale. Non lo è: influenza la vita delle persone. Svegliatevi»
A Stoccarda gli hanno gridato: «stai zitto e gioca, brutta pecora nera». Lo sfogo sui social: «Ricordate che giochiamo per voi, anche quando sostenete l'avversario»

Roma 12/05/2015 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image nella foto: Nick Kyrgios
Andy Murray ieri ha battuto Nick Kyrgios all’Open di Stoccarda e oggi affronterà Matteo Berrettini in finale. L’australiano non è riuscito a mantenere alta la concentrazione per portare a casa l’incontro. Nel secondo set ha perso la calma: ha dichiarato che un tifoso gli ha rivolto offese razziste. Si è lamentato continuamente con l’arbitro, si è rifiutato di giocare, rimanendo seduto sulla sua sedia finché il supervisore non lo ha convinto a portare a termine la partita. Dopo, Kyrgios si è sfogato su Instagram.
Gioco a tennis da quando avevo 7 anni. Ho indossato il cuore sulla manica da quando ho calpestato un campo da tennis. Sì, sono umano, non gestisco bene le mie emozioni per tutto il tempo. Ho smesso di preoccuparmi di ciò che la gente pensa e della loro opinione su quello che dovrei essere. Gioco a questo gioco per dare alla gente uno spettacolo. Per sentire qualcosa di diverso dal tennis ordinario. Ma una cosa che non tollererò mai sono gli spettatori che infastidiscono con i loro abusi gli atleti. Mi sta accadendo personalmente da un po’, dai commenti razzisti alla completa mancanza di rispetto. Per anni è stato qualcosa che ho spazzato via, ma soprattutto a Indian Wells e oggi, mi ha fatto capire che la gente sembra pensare che sia normale. Lo sto vedendo accadere in altri sport, e per molti altri atleti. Stiamo giocando PER VOI, anche se sostenete l’avversario. Potreste non pensare che sia un grosso problema, ma potrebbe influenzare la vita di qualcuno più di quanto pensiate. Svegliatevi da soli. Non solo nel tennis, ma in ogni altro sport. Miei giovani atleti, di colore o meno, spero che questo messaggio venga ascoltato in modo da non dovervi mai sentire alienati o imbarazzati per essere voi stessi e per esibirvi sulla scena mondiale.
Dopo un set di apertura molto buono, è stato evidente che nel secondo Kyrgios avesse perso la concentrazione. Lo ha riconosciuto anche Murray, dopo la partita.
“Si combatte sempre contro te stesso e l’avversario, è una delle cose difficili degli sport individuali. Nick ha il potenziale per essere uno dei migliori giocatori del mondo, non c’è assolutamente alcun dubbio a riguardo. Ma sì, ovviamente era molto frustrato nel secondo set e questo mi ha facilitato. Ma sono felice di essere in finale. Ho giocato bene questa settimana e ho una grande opportunità contro Matteo domani”.
In conferenza stampa, Kyrgios ha riportato la frase che ha sentito dagli spalti, giudicandola, a ragione, deplorevole: «stai zitto e gioca, brutta pecora nera».