Wilander, basta con la mania dello sport-show: «Il tennis è serio, non è intrattenimento»

L'analisi del campione svedese su L'Equipe: "Non per questo è noioso, anzi può essere molto divertente. Ma lo sport non nasce per lo spettacolo"

Federer

Roma 11/05/2015 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image nella foto: Roger Federer

“Lo sport è serio. Può essere anche divertente, ma è serio”. E basta con questa mania dello “spettacolo”, dell’intrattenimento. Mats Wilander si sfoga su L’Equipe. Lui, l’ex campione svedese che in carriera ha portato a casa sette Slam, non ne può: “Da quando sono arrivato a Parigi, sento quasi solo questa parola sulla bocca dei miei interlocutori: spettacolo. La cosa mi infastidisce. Il tennis non è intrattenimento. Come la musica o le arti in generale, può essere estremamente divertente. Ma non è la stessa cosa. Per me l’intrattenimento è vedere in televisione un bicchiere d’acqua versato sulla testa di un personaggio famoso. Può essere divertente (o anche no) ma non è in alcun modo qualcosa di profondo, di interessante, di didattico o di stimolante. Non è serio. Lo sport sì. Il tennis è serio“.

Wilander scomoda Federer per spiegarsi meglio:

“Roger Federer ha detto una volta che uno dei suoi idoli d’infanzia era Stefan Edberg. Ma io non ho mai visto Stefan cercare di intrattenere la gente giocando a tennis. Un campione come Pete Sampras ha sempre detto che lasciava la sua racchetta parlasse. Nessuno era interessato a esagerare con le proprie emozioni. Hanno lasciato il segno su Roger. Ciò non gli ha impedito di diventare il giocatore più divertente della storia. Ma non lo ha fatto consapevolmente. Gioca solo a tennis. Il miglior esempio sono i suoi tweeners. Li fa perché sente che è il modo migliore di vincere un punto. Non per divertire il pubblico o fare notizia. Se potesse evitare, giocherebbe un colpo diverso. È l’opposto di un Nick Kyrgios, insomma”.

C’è una morale:

“Bisogna stare attenti a non attirare i giovani al tennis perché quel modo e quell’altro è divertente. Si può essere seri per passione e questo non impedisce di divertire. Se un giovane trova noioso il tennis è perché il suo allenatore non gli trasmette la passione per il gioco, altrimenti non accadrà. Anche la matematica o la biologia possono essere divertenti. Tutto passa dalla trasmissione dei saperi. È solo un piccolo avviso: non togliamo lo sport dal suo ambiente naturale. Lo sport è serio, ma non per questo è noioso. Anzi”.

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