Il dirigente Chiellini: «Il prodotto calcio è vecchio, apriamo ai playoff»
A La Stampa: «Vanno cambiate le regole e soprattutto la mentalità. Nel calcio le novità sono vissute come una minaccia. Ma così si rischia di rompere il giocattolo».

Napoli 11/09/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Giorgio Chiellini
Nell’intervista rilasciata oggi a La Stampa, Giorgio Chiellini parla già da dirigente, anche se deve ancora appendere gli scarpini al chiodo.
«Il calcio italiano deve svecchiarsi, la mentalità è troppo conservatrice. Stadi, eventi per tutta la famiglia, format dei campionati: bisogna aprirsi al cambiamento o finirà tutto».
Chiellini scende nel dettaglio della ricetta per cambiare il calcio.
«Vanno cambiate le regole e soprattutto la mentalità. Anche le migliori proposte innovative faticano a passare, c’è un conservatorismo eccessivo. Nel mondo delle imprese e degli investimenti, quando una cosa va fatta, si fa. E le occasioni si sfruttano. Nel calcio le novità sono vissute come una minaccia anziché come un’opportunità. Ma così si rischia di rompere il giocattolo».
Stadi e playoff le priorità.
«Prendiamo gli stadi: tutti sanno che vanno ripensati, servono strutture che offrano eventi e attirino le famiglie per coinvolgere i bambini e tenerli vicini al nostro mondo. Ma non si riesce a costruirne, salvo poche eccezioni. C’è sempre un intoppo burocratico o qualcuno che si mette di traverso. E poi penso anche ai format dei campionati, andrebbero rivisti. I playoff darebbero imprevedibilità e suspence, sarebbero un evento straordinario capace di coinvolgere milioni di persone. Ma le novità spaventano e non si cambia mai nulla».