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Zazzaroni: “leggiamo Sarri perché dice cose divertenti, cazzate incluse”

Sul Corsport: “eviti di cercare un posto tra gli opinionisti che le sparano grosse. Per essere utile, imponga l’aggiornamento delle strutture ai suoi club”

Zazzaroni: “leggiamo Sarri perché dice cose divertenti, cazzate incluse”
Roma 20/03/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Sarri ieri ha colpito con le sue dichiarazioni sia sulla carenza di strutture in Serie A sia su Immobile (il tecnico è parso suggerire a Immobile di lasciare la Nazionale). Il direttore del Corriere dello sport Ivan Zazzaroni scrive così:

Torno a Sarri. Ha detto che dopo l’eliminazione dell’Italia ha sentito e letto una montagna di cazzate, sottolineando che il vero problema è la mancanza di strutture degne. Ha ragione: sono anni che leggiamo e ascoltiamo, e fors’anche scriviamo, montagne di cazzate sul calcio italiano e sulla sua (nostra) crisi. Alle quali, purtroppo, fatti, rimedi e soluzioni non seguono mai. Il guaio è che gli autori dei testi appartengono a tutte le categorie: presidenti, dirigenti, agenti, allenatori, calciatori, in e ex, e commentatori.

Con tutto l’affetto e la stima che nutro per Maurizio, gli ricordo che è da anni – dalla stagione napoletana in cui nacque il Sarrismo – uno dei fornitori di parole più richiesti, più ascoltati, più originali, più spiazzanti, più propalati, più accettati. Noi lo leggiamo perché dice cose divertenti, cazzate incluse. Per essere utile davvero suggerisca, anzi imponga l’aggiornamento delle strutture ai club nei quali presta servizio. Eviti, comunque, di cercare a sua volta un posto fra gli opinionisti che le sparano grosse. Viviamo nel paese dei balocchi, ognuno difendendo il proprio orticello: quand’era al Chelsea avrà sentito parlare di “nimby”, Not In My Back Yard, “non nel mio cortile”, purtroppo non cambiamo nemmeno quando il giocattolo più bello lo tolgono a tutti, per due volte di fila, e ognuno continua ad accusare il prossimo. Titolo del film: “Siamo tutti colpevoli”.

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