Barbano: l’errore di Massa è uno scandalo, bisognerebbe togliergli il patentino e anche la patente dell’auto
La versione ufficiale sull'episodio è inverosimile. La responsabilità colposa di Massa giustificherebbe un giudizio di assoluta inadeguatezza
Mg Bologna 03/10/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Davide Massa
A Davide Massa andrebbe tolta anche la patente dell’auto dal momento che non ha visto un rigore evidente a chiunque. Lo scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport.
“Il caso si può chiudere con una battuta. E suggerire al designatore Gianluca Rocchi di togliere a Davide Massa, non solo il patentino di arbitro, ma la patente dell’auto. Perché uno che al monitor non vede il rigore di Ranocchia su Belotti, al volante è un pericolo pubblico”.
Il mancato intervento di Massa è uno scandalo.
“il mancato alert all’arbitro Marco Guida è da considerarsi uno scandalo. Perché, di fronte all’enormità dell’errore, la ragione fa fatica ad accettare che Massa non abbia visto il contatto in area, cioè il piede del centrale nerazzurro che sposta quello dell’attaccante granata, facendogli perdere l’appoggio”.
Barbano esclude l’intenzione di condizionare l’esito della gara perché, scrive, bisogna sempre supporre la buona fede e il fatto che “il settore arbitrale sia sostanzialmente immune da magheggi illeciti”.
Ma la versione ufficiale, ovvero che al Var abbiano visto prima il contatto con il pallone e poi quello con il piede, è “inverosimile”.
“A voler guardare cento volte le immagini, nessuno potrebbe interpretarle in quel modo. La responsabilità colposa di Massa sarebbe tanto grave da giustificare un giudizio di assoluta inadeguatezza”.
Massa e Guida sono rimasti vittima del dilemma del prigioniero.
“La ragione li indurrebbe a cooperare tra loro, la paura li porta ad assumere decisioni che rispondono all’istinto di scaricare ciascuno sul collega la propria responsabilità”.
L’unico rimedio per evitare altri errori del genere, suggerisce Barbano, è introdurre il challenge, il diritto delle due squadre di pretendere il controllo al Var da parte dell’arbitro in un determinato numero di casi.
