Preziosi: «Non ho venduto il Genoa per soldi. La contestazione? Da tifoso avrei fatto la stessa cosa»
A Telenord: «Questi americani sono fortissimi. Forse se la giocano con il presidente della Fiorentina, Commisso, anzi, forse ne hanno di più»

Db Milano 19/03/2018 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Enrico Preziosi
L’ormai ex presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla cessione del club al fondo 777 Partners a Telenord.
“Questi americani sono fortissimi, forse se la giocano con il presidente della Fiorentina Commisso, anzi forse ne hanno di più. Di sicuro hanno le carte in regola per fare bene. Dal 2016, da quando ho deciso di cedere, si sono presentati mille personaggi, potrei scrivere un libro. Non ero più tranquillo e infatti gli errori si sono visti. Quando continui ma hai l’obiettivo di cedere non lavori bene. Non ho venduto per soldi, ho cercato quelle persone che potessero assicurare il futuro al Genoa. La contestazione? L’ho sempre accettata, tranne quella brutta frase nei confronti di mia figlia e quella persona che ha scritto lo striscione la maledico e spero di incontrarla. Preziosi vattene, ci sta, forse da tifoso avrei detto la stessa cosa. Nessun problema, la contestazione è frutto di risultati che non sono arrivati. Fino al 2011 ho messo soldi nel Genoa, poi non c’è stata più la possibilità. Al Signorini sono stati fatti investimenti importanti”.