Dal Pino piange miseria: «Lo Stato ha snobbato le richieste della Serie A in crisi, non è accettabile»
La "grande industria" Serie A fuori anche dall'ultimo decreto fiscale. Il Presidente: "Altri settori hanno ricevuto ristori, noi che paghiamo 14 miliardi in contribuzione niente"

Mg Torino 01/08/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Paolo Dal Pino
“Difficile comprendere come uno Stato non abbia a cuore un settore che ha versato 14 miliardi di euro in contribuzione. Abbiamo chiesto provvedimenti a costo zero per società in perdita di 1,2 miliardi a causa della pandemia. Spero che si possa rimediare a questa dimenticanza. Non è accettabile”. Eppure va così ormai dall’inizio della pandemia: il calcio italiano piange miseria e il governo legifera senza tenerne conto. Paolo Dal Pino insiste, non può far altro.
Il Presidente della Lega a Radio anch’io sport su Rai Radio1 torna a parlare del decreto fiscale che ha “snobbato” di fatto tutte le richieste economiche di un mondo che un giorno si atteggia a grande industria e quello dopo questa ristori.
“Altri settori li hanno ricevuto, i ristori – dice – Abbiamo chiesto di dilazionare le scadenze contributive del 2021 di sei mesi, ma niente. Sono certo che il Parlamento in sede di conversione del decreto comprenderà le nostre ragioni”.