Milano-Finanza: Serie A-Fondi, Cvc resta, ma al 40%, sarà Advent ad avere la maggioranza della cordata 

Il dialogo con i club è ripartito. I termini dell'accorso saranno rivisti, con modifiche sulla governance della media company e un occhio alle novità da parte di Fifa e Uefa 

summit su canale lega

Su Milano Finanza la questione Fondi di investimento, e il dialogo ripreso con la Serie A per raggiungere un accordo dopo l’affare andato a monte l’anno scorso per l’opposizione di alcuni club.

Come ha scritto anche Il Sole 24 Ore nei giorni scorsi, Cvc non ha intenzione di sfilarsi dalla partita, ma all’interno della cordata sarà Advent ad acquistare un ruolo prioritario.

La novità è che nessuno dei tre pretendenti abbandonerà la cordata, cambieranno i pesi in seno all’asse Advent-Cvc-Fsi. In particolare Advent, guidato dal managing director Francesco Casiraghi, prenderà in mano il pallino della situazione, incrementando la sua partecipazione nel consorzio, portandola dall’iniziale 40% al futuro 50-55%. Cvc, guidata dal managing partner Giampiero Mazza, non sarà più il principale investitore (aveva il 50%) ma cederà parte della quota restando però al 35-40% e infine Fsi sgr gestita da Maurizio Tamagnini manterrà il ruolo attuale con una partecipazione attorno al 10%.

L’accordo subirà delle variazioni rispetto a quanto immaginato l’anno scorso.

“La cordata, che da qualche settimana ha ripreso i colloqui con i presidenti di club, è disposta a rivedere le condizioni e i termini del precedente termsheet aprendo a modifiche sulla governance della media company e a individuare altre opzioni relative a eventuali novità che Fifa e Uefa potrebbero introdurre su scala europea: fu il nodo della Superlega a far dire di no, alla fine, a Juventus, Inter e Milan”.

Erano Lazio, Juve, Inter, Atalanta, Verona, Udinese e Fiorentina i club contrari (in realtà c’era anche il Napoli, ma Milano Finanza non lo nomina) ma, tra questi, scrive il quotidiano finanziario, c’è chi sarebbe disposto ad un passo indietro.

“Inter, Fiorentina e Verona che sarebbero pronti a fare marcia indietro e ad appoggiare l’opzione della media company e del ruolo di Advent, Cvc e Fsi. Mentre altre società, come Juventus e Atalanta, potrebbero dare l’ok a determinate condizioni statutarie. Aperta al confronto anche l’Udinese. L’ostacolo resta sempre la Lazio di Lotito”.

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