Sulla Gazzetta di Cairo il Torino è Galactico, un messaggio trasversale a Juric
La Gazzetta presenta il mercato granata in pompa magna, anzi "extralarge". E' il momento del rinfaccio al tecnico lamentoso: ora ha "un settebello vincente con in dote gol tecnica e fantasia"

Pompa magna, anzi “extralarge”. Come il Torino post-mercato. La Gazzetta dello Sport – casualmente edita da Cairo – con sobrietà e misura informa i suoi lettori sulla campagna acquisti granata. Un evento che alcuni miscredenti – tipo il tecnico del Torino stesso Ivan Juric – avevano messo in dubbio. E invece no, infedeli. Ora Juric può contare su “un settebello vincente”, con “in dote gol tecnica e fantasia”.
Juric nei giorni passati aveva osato lamentarsi per l’austerity di cui – parole sue – non era stato informato. Uno sfogo trattato dai giornali di famiglia (Corriere della Sera compreso) con un contenuto stile Pyongyang. Ora è il momento del rinfaccio, del messaggio trasversale: hai visto? La presentazione è degna d’un Toro Galactico: sono arrivati Brekalo, Pjaca, Praet, e Pobega.
La foto con infografica che occupa mezza pagina traduce il momento: in primo piano c’è il colpaccio Brekalo, col dito puntato verso il lettore come lo Zio Sam sui volantini per il reclutamento per la guerra del Vietnam. D’altra parte chi in questi mesi s’è appassionato al ritiro marziale del Torino in Trentino ha imparato ad apprezzare il tono sempre compunto delle corrispondenze dal fronte di Santa Cristina di Valgardena.
Fino al “tradimento” Juric era un generale capace d’eroismi quali far cenare la squadra assieme, e riunirli nientemeno che a colazione. Ora il tecnico è ritratto in piccolo, in trasparenza accennata, mentre fa il verso a se stesso: urla. Nelle cronache della Gazzetta Juric urla sempre.
E dunque l’articolo di Cerere sottolinea che il Torino può contare su ben ventisette uomini di movimento più quattro portieri: “il mercato consegna a Ivan Juric un Toro extralarge. Sono davvero tante le soluzioni in ogni reparto, con particolare abbondanza a centrocampo e tre punte centrali per un solo posto: adesso il tecnico croato ha a disposizione le armi per realizzare il suo calcio aggressivo”.
Il pezzo, a scanso di equivoci, si chiude con sobillino “viva l’abbondanza”.