Corbo: Spalletti allenatore vero, attento alla linea societaria, fa gioco di scuderia
Su Repubblica Napoli. Rimette al suo posto Giuntoli. Sostiene la linea austera su rinnovi che saltano e tagli. Il presidente è appagato, finalmente uno che parla come lui

Da sinistra, Giuntoli, Chiavelli, De Laurentiis, Spalletti, Edo De Laurentiis
Su Repubblica Napoli Antonio Corbo commenta la conferenza stampa di Luciano Spalletti. Ieri il tecnico è stato ufficialmente presentato come nuovo allenatore del Napoli.
“Allenatore vero. Hanno un senso anche le pause teatrali, i toni e le cose non dette: è attento alle finali e al congiuntivo, come alla linea societaria“.
Corbo passa in rassegna tutti gli argomenti toccati da Spalletti, da Insigne a Emerson Palmieri ai rinnovi.
“Su rinnovi che saltano e i tagli sostiene la linea austera. Non spende una parola per farla cambiare. Sa che il calcio è in crisi, non si piazza controvento, insiste sull’invito a rimanere «per entrare nella storia della città». Sa che nessuno vuol perdere soldi, dai milionari del gol ai povericristi della Whirlpool, ma ci prova. È gioco di scuderia”.
Non si lega a giocatori o tifosi, come i suoi predecessori, ma alla società.
“Al contrario di Sarri che si legò a Reina e ai tifosi in dissonanza con il presidente, di Gattuso che si era saldato a Insigne, Koulibaly e Mertens, Spalletti si sente uomo di società. Rimette al suo posto Giuntoli, riapparso ieri. Lo considera il suo punto di riferimento perché può parlare come lui e con lui di calcio, in un club dove decide quasi sempre De Laurentiis con Andrea Chiavelli, l’a.d. che esce dalle quinte e balza in prima fila. Non può prendersi solo il presidente l’impopolarità di decisioni drastiche, ma inevitabili senza i 50 milioni della Champions”.
De Laurentiis è contento, scrive Corbo.
“La tv inquadra il sorriso appagato del presidente. Finalmente uno che pensa e parla aulico come lui”.