Alemao e la monetina: «Sacchi dice il falso, mai chiesto scusa. Io fui colpito»
Al Corsport: «Lo scudetto lo abbiamo conquistato e meritato. All'epoca c'erano regole ben precise. E comunque fu aritmeticamente ininfuente»

Nell’intervista al Corriere dello Sport, a firma Antonio Giordano, Alemao dice di non seguire più il calcio. Parla ovviamente anche della monetina di Bergamo. Dice che fu aritmeticamente ininfluente.
«Non avevamo bisogno di quella decisione, ma c’erano regole precise all’epoca. E io fui colpito»
«La mia vita è racchiusa dall’88 al’92. Abbiamo vinto, superando anche situazioni che definirei politiche insospettabili. E riuscire a trionfare a Napoli non è semplice».
E smentisce Sacchi: mai scusato per quel gesto.
«Questa è una colossale bugia ed ho il dovere di smentire Sacchi. Non avevo nulla da farmi perdonare, perché io non ho alterato la realtà. Il dolore alla testa l’ho avvertito io, il taglio l’ho subito io. Immagino sia complesso dover riempire un libro, si devono inserire argomenti che facciano sensazioni, elementi che possano attirare l’attenzione. Ma confesso che pensavo di essere al cospetto di una persona più intelligente. E mi rattrista che non sia così».