Repubblica: gli esodati del calcio, i 150 giocatori con contratti e prestiti che scadono il 30 giugno
Chi volesse liberarsi dalla squadra in cui giocava prima della sospensione, potrà farlo. La Fifa ha già fatto sapere che può far poco in tema di accordi privati

Il calcio italiano è spaventato dagli “esodati”, scrive Repubblica. 150 giocatori, tra chi ha contratti in scadenza non ancora rinnovati (sono 53) e chi invece ha prestiti in bilico (una novantina). Se il 1° luglio il campionato non sarà ripartito, dovranno decidere il loro futuro.
“Il 30 giugno scadono contratti e prestiti stagionali, la Fifa può poco su accordi privati: concederà deroghe fino alla fine delle partite, ma non può imporle. Chi volesse liberarsi dalla squadra in cui giocava prima della sospensione, potrà farlo. La Premier inglese ha già lanciato l’allarme. La Fifa può imporre solo il blocco dei trasferimenti: senza mercato estivo a luglio, nessuno potrà cambiare maglia a campionato ancora in corso”.
Il quotidiano fa degli esempi. A fine giugno Ibra e il Milan potrebbero separarsi unilateralmente, ma per andare a giocare altrove Zlatan dovrebbe aspettare la fine dei campionati e la nuova finestra di mercato. Nel caso dei prestiti il discorso non cambia. Il bianconero Kulusevski, in prestito al Parma, potrà rimanere in Emilia fino a fine campionato se ci sarà accordo tra i club ma per giocare con la maglia della Juve dovrà aspettare.
“Il rischio dei club è di indebolirsi a stagione ancora in corso, senza potersi rinforzare. Callejon è disposto a continuare col Napoli fino a fine campionato. La Roma non sa se prolungare i prestiti di Mkhitaryan e Smalling, senza conoscere le nuove date della stagione”.
La Premier ha sollevato per prima il problema ma ieri, scrive il quotidiano, non lo ha affrontato. Si è limitata a registrare l’accordo sui tagli salariali dei giocatori dell’Arsenal (12,5% entro 48 ore).