CorSport: finale di Champions il 27 giugno e gare secche. Ipotesi Final Eight se si riprenderà a giugno
La Uefa è ancora convinta si possa riprendere a metà aprile. Oggi si inizierà a lavorare al calendario. Cade il divieto di contemporaneità tra coppe europee e campionati nazionali.

Ieri la Uefa ha rinviato di un anno l’Europeo. Oggi si terrà la prima riunione per la definizione del nuovo calendario per le coppe europee.
L’indicazione della Uefa è che la stagione deve chiudersi entro il 30 giugno, dunque la finale di Champions potrebbe essere giocata il 27 giugno a Istanbul, mentre quella di Europa League il 24 a Danzica.
Nyon ha indicato una finestra temporale per la ripresa delle coppe europee, dal 14 aprile al 13 giugno. Ancora ritiene possibile che si riprenda a metà aprile, dunque, anche se ha contemplato un’ipotesi più estrema. Il Corriere dello Sport scrive che per ora non sono stati previsti tagli ai calendari.
“Stabilirli subito avrebbe voluto dire accettare già a metà marzo una riduzione significativa dei ricchi contratti tv dei broadcast e dunque dei soldi in arrivo ai club”.
Champions ed Europa League valgono, insieme, 3,5 miliardi di euro.
“Prima di eliminare qualche partita Ceferin vuole pensarci bene”.
Quali tagliare, nel caso di necessità?
“Inter-Getafe e Siviglia-Roma in gara secca, ma anche i quarti delle due competizioni in soli 90’, per poi magari varare le Final Four.Le Final Eight vengono considerate l’ipotesi più estrema qualora si dovesse riprendere a giugno inoltrato e ci fosse tempo solo per definire la griglia degli ottavi disputando i match rinviati in Champions (Juventus-Lione, Barcellona-Napoli, City-Real, Bayern-Chelsea) e in Europa League”.
La situazione migliorerebbe se la Uefa rinunciasse a riservare la finestra dal 1 al 9 giugno alle nazionali. Questa sarà una delle richieste delle Leghe.
Ad ogni modo, scrive il quotidiano sportivo, viene meno il divieto di contemporaneità tra Champions e Europa League e campionato. Il calendario è troppo intasato per tenerlo in vita.
“Quando si giocheranno le sfide di Champions e di Europa League si potranno disputare anche i campionati nazionali. Decade dunque il divieto di andare in campo allo stesso orario che in questi anni ha portato diversi recuperi a essere messi in calendario il martedì o il mercoledì alle 18-18.30 (con relative proteste dei tifosi). Ma c’è di più. Se a un certo punto della Champions non ci fossero più italiane in corsa, un’intera giornata di A potrebbe essere programmata di mercoledì”.