Marani: “Il mondo del calcio è bambinesco, la smetta di pensarsi diverso”
Il vicedirettore di Sky Sport: "Da oggi il calcio è uguale a tutto il resto del mondo. Se ha sempre avuto le sue regole, ora queste passano in secondo piano rispetto a quelle generali"

“Stiamo affrontando un’emergenza che non abbiamo mai vissuto. Il mondo del calcio è sempre stato un po’ viziato, un po’ bambinesco, un po’ ovattato, fuori dalla realtà. Ora nel mondo del calcio è arrivato il principio di verità, che è quello che attraversa tutte le nostre vite quando smettiamo di essere bambini. Da oggi il calcio è uguale esattamente a tutto il resto del mondo. Se ha sempre avuto le sue regole, ora queste passano in secondo piano rispetto a quelle generali, della salute pubblica, del governo, dello Stato. Il calcio deve smetterela di pensarsi diverso. Concerti col governo cosa può fare, e si adegui”.
Così Matteo Marani commenta il rinvio della semifinale di ritorno di Coppa Italia del Napoli contro l’Inter, che inaugura definitivamente lo stop del calcio italiano in attesa che il governo prenda delle decisioni.
“C’è un unico campionato nella storia italiana che non si è concluso, quello del 1915, perché quei ragazzi partirono per il fronte. E il calcio dovette risvegliarsi. Ora lo scenario per fortuna non è bellico, ma è molto serio. Uno scenario che chiede a tutti noi di cambiare il nostro modo di vivere. Ora la priorità è salvare più persone possibili e cercare di alleggerire il peso che grava sulle strutture ospedaliere”.